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Come si recita il Santo Rosario

Il Rosario è una supplica molto antica con la quale si invoca la Madonna e rappresenta una devozione a cui molti cattolici sono profondamente legati.

Il Rosario della Madonna viene recitato mediante l’utilizzo di una collana di perle, che i fedeli lasciano scivolare tra le dita. Questa collana è costituita da una Croce che simboleggia l’amore di Gesù per noi, e da 59 perle che insieme formano una catena continua.

Si comincia tenendo la collana tra le mani e si fa il segno della Croce. Dopo di che si enuncia:

  • O Dio vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.

A questo punto si procede recitando il Gloria al Padre.

  • Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo: come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Adesso viene letto il mistero. Il suddetto cambia a seconda dal giorno della settimana in cui ci si trova. I misteri Gaudiosi vengono recitati il lunedì e il sabato, quelli Luminosi il giovedì, quelli Dolorosi il martedì ed il venerdì, ed infine quelli Gloriosi è uso dirli il mercoledì e la domenica.

Fatto ciò avviene una breve pausa e si riflette sul mistero letto. Poi si recita il Padre Nostro.

  • Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

A questo punto si cominciano a recitare le dieci Ave Maria, facendo scivolare le dita sulle perline.

  • Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

Si procede così allo stesso modo per altre quattro volte e alla fine dell’ultima decina, si enuncia il Salve Regina.

  • Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza, e speranza nostra salve. A te ricorriamo esuli figli di Eva, a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.

Si conclude recitando le Litanie Lauretane.

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