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Raccolta differenziata: l’alluminio dove va?

La raccolta differenziata dei rifiuti vi confonde le idee? Non sapete in quale contenitore va gettato l’alluminio? Nessun problema, perché leggendo questa breve guida, vi togliamo ogni dubbio, spiegandovi per bene, come fare la raccolta differenziata e dove si getta l’alluminio.

Ecco come precedere correttamente e tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.

Alluminio raccolta differenziata: dove gettarlo

  • L’alluminio è riciclabile al 100% e si può riutilizzare all’infinito.
  • Questo materiale deve essere differenziato insieme alla plastica e/o vetro.
  • Questa regola può variare in base al comune di appartenenza. Infatti, in alcune regioni, per la raccolta dell’alluminio vengono utilizzati i classici contenitori per la plastica o quelli del vetro. In altri territori invece, vengono usati entrambi.

Altre eccezioni, sono presenti in alcuni comuni dell’Emilia Romagna e Trentino Alto Adige, dove esiste una raccolta differenziata per i solo metalli.

Curiosità

Dovete sapere che la raccolta dell’alluminio, si divide in 3 categorie, multiliggera, multipesante e vetro-metalli.

  • Multileggera sono imballaggi metallici in alluminio e acciaio, con involucri in plastica.
    Multipesante sono imballaggi metallici in alluminio e acciaio, con involucri in plastica e vetro.
  • Vetro-Metalli sono imballaggi metallici in alluminio e acciaio e generalmente possiedono un involucro in vetro.

Abbiamo aperto questa doverosa parentesi con qualche informazione in più, sulla corretta procedura da seguire per gettare l’alluminio. Adesso, invece, è arrivato il momento nel quale analizziamo una serie di “packing” in alluminio, che si possono riciclare.

Rifiuti di alluminio riciclabili

Attenzione, perché la maggior parte dei prodotti e confezioni, per essere riciclabili, devono riportare la dicitura “AL” o Alu“.

riciclare alluminio

  • Lattine, bottiglie e barattoli per bevande e alimenti.
  • Scatolette del pesce, carne e legumi, ma anche quelle che contengono il cibo per gli animali.
  • Vaschette per la cottura e conservazione degli alimenti.
  • Fogli di carta stagnola.
  • Bombolette spray come lacca, deodorante e panna. Prima di gettare la confezione, ricordate sempre di eliminare il beccuccio in plastica e non l’erogatore. In questa categoria, non rientrano quelle che contengono sostanze tossiche, infiammabili o corrosive.
  • Tubetti di maionese, ketchup o conserve, ma anche quelli utilizzati per l’igiene e la cosmesi.
  • Involucro per dolci e cioccolato.
  • Blister per medicinali.
  • Capsule per la chiusura delle bottiglie, tappi a vite (acqua, vino, liquori e olio).
  • Coperchi e chiusure di varie dimensioni.

Per evitare la formazione di cattivi odori e materiale organico all’interno della spazzatura, tutti questi oggetti, prima di essere buttati, vanno svuotati e puliti. Questo significa che in presenza di residui di cibo o tracce di sostanze liquide e oleose, è opportuno rimuovere tutto lo “sporco”, sciacquare con cura e poi gettare.

Ci sono alcuni oggetti di alluminio che possiedono un elevato contenuto di sostanze “dannose”, per questo motivo, non devono essere assolutamente inclusi nella raccolta differenziata insieme alla plastica e/o il vetro. Logicamente, per maggiori informazioni e capire come raccogliere questi prodotti, vi consigliamo di rivolgervi al vostro comune di residenza.

Scopriamo allora una breve lista di contenitori in alluminio per i quali è prevista una particolare procedura di “smaltimento”.

Rifiuti di alluminio non riciclabili

alluminio non riciclabile

  • Barattoli con residui di vernice, smalto, colla o insetticida.
  • Bombolette spray contenenti prodotti tossici, infiammabili o corrosivi.
  • Oggetti in ferro.
  • Contenitori in alluminio, ma rivestiti internamente con carta o materiali sintetici.
  • Confezioni e lattine in banda stagnata o ferro. Questi materiali riportano il simbolo “F” e la calamita è un modo per smascherali, perché a differenza dell’alluminio, ne vengono attratti.

Bene, se i vostri dubbi sono svaniti ed è tutto chiaro, ora sapete l’alluminio dove va!

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