Il mondo dei videogiochi, nato ormai quasi 50 anni fa, si è evoluto e si è espanso sempre di più, tra gaming competitivo e gaming solo per svago, è tantissimo l’hardware sviluppato appositamente per dare il meglio in questo ambito.
Naturalmente, anche l’occhio vuole la sua parte, soprattutto nel gaming, vediamo quindi come scegliere il monitor giusto, operazione che può mettere alle strette tanti giocatori che non sanno quali caratteristiche andare a cercare per ritrovarsi con un ottimo prodotto adatto all’uso che ne vogliono fare.
Indice
Grandezza e risoluzione del monitor
Quando si parla di grandezza relativa ad un monitor, quasi sempre più grande è…. meglio è, ma dipende anche dalla distanza a cui siamo seduti dal pannello, inutile comprare un 27” e poi stare a 30 centimetri da esso, in quel caso meglio acquistare uno più piccolo.
Il problema della grandezza è dovuto al fatto che se siamo troppo vicino allo schermo e quest’ultimo è troppo grande, non riusciremo ad avere la visuale completa di ciò che ci si presenta davanti e quindi sarebbe uno svantaggio durante il gioco.
In genere la scelta migliore ricade comunque nella fascia dai 22” ai 27”, più piccolo o più grande è generalmente un acquisto errato, ma come accennato in precedenza, bisogna tenere conto della distanza e anche dello spazio, se avete una scrivania piccola non potete posizionarci bene un monitor 27”, che per intenderci sono quasi 70 centimetri di diagonale.
Altro aspetto fondamentale da non sottovalutare, sta nel fatto che bisogna giocare alla risoluzione nativa del monitor e quindi avere una scheda video adeguata, se acquistiamo un monitor full hd e vogliamo giocare a risoluzione massima e 60+ fps, avremo bisogno di una scheda video attualmente di fascia media, se invece vogliamo giocare sempre full hd ma con 144hz, e quindi dovremmo avere sempre almeno 144fps mentre giochiamo, serve una scheda video di fascia alta o altissima, tutt’altro discorso quindi.
Un tipo di monitor che inizia ad essere proposto a prezzi accessibili è l’ultra wide, ovvero con pannello molto largo per raggiungere un rapporti di 21:9 invece dei classici 16:9.
Questo tipo di monitor vi consente di avere un maggior angolo di visuale in molti videogiochi oltre ad essere comodissimo per sessioni di lavoro, potrete affiancare anche 3 finestre ed operare su tutte e tre senza problemi.
Tecnologia dei pannelli
Esistono varie tecnologie impiegate per la produzione dei pannelli, praticamente lo schermo vero e proprio che mostrerà le immagini. Tra queste troviamo:
- I pannelli TN, ovvero Twisted Nematica, la tecnologia più accessibile e soprattutto più popolare tra i videogiocatori perché ha un tempo di risposta molto veloce, d’altro canto però la tecnologia TN ha colori poveri e angoli di visuale non al top (anche se sono stati fatti passi da gigante).
- Pannelli VA, ovvero Vertical Alignment, offrono un alto contrasto, buoni colori e dei neri molto affidabili, il problema è che producono un effetto ghosting (per intenderci, lascia le scie, i pixel impiegano troppo tempo a cambiare da un colore all’altro) che è decisamente fastidioso per giocare.
- Infine troviamo i pannelli IPS, In-Plane Switching, sono i più moderni ed hanno un’ottima accuratezza dei colori e l’angolo di visuale migliore tra le tre tecnologie presentate. In più, hanno un ottimo tempo di risposta nel cambiare i colori ma purtroppo non abbastanza da raggiungere i pannelli TS.
In sintesi, i TN sono i migliori per i giochi competitivi, specialmente negli FPS, gli IPS sono consigliati per chi non vuole giocare competitivo ma vuole godersi lo spettacolo grafico proposto dai videogiochi di oggi.
Tempo di risposta e refresh rate
Un monitor da gioco deve avere un tempo di risposta più basso possibile e una velocità di refresh più alta possibile, quando leggiamo le specifiche di un monitor dobbiamo dare particolare riguardo al GtG, ovvero al gray to gray.
Questo valore specifica in quanti millisecondi il pixel cambia da un grigio ad un altro. Più è basso questo valore e meno effetto blur ci sarà e quindi un gameplay più fluido. Da 4ms in giù va bene per il gaming, ma bisognerebbe sempre puntare all’1ms.
Oltre al tempo di risposta abbiamo il refresh rate, che rappresenta il numero di volte che lo schermo aggiorna l’immagine che viene presentata al giocatore, si misura in Hertz (Hz).
La maggior parte dei monitor ha un refresh di 60Hz, ma non è sufficiente per avere immagini fluide senza effetto ghosting, o quantomento non se si vuole il top.
Il meglio attualmente sono i monitor a 144Hz. Se volete approfittare delle moderne tecnologie per vedere film in 3D è comunque necessario avere monitor con un refresh di 120Hz+.
G-Sync e FreeSync
Queste sono le due tecnologie, sviluppate rispettivamente da Nvidia e AMD, per risolvere i problemi dovuti alla mancata sincronizzazione dell’output della scheda video con il monitor, quindi nel caso avete una scheda video Nvidia avrete bisogno di un monitor G-Sync (se lo volete superiore ai 60Hz), stessa cosa per AMD avrete bisogno di un monitor FreeSync.
Input
Infine dobbiamo anche vedere che entrate ha il monitor che vogliamo acquistare, la cosa più importante è che, nel caso sia 120 o 144Hz abbiamo almeno un’entrata DVI-D o DisplayPort, perché le altre non riescono a gestire così tanti dati per raggiungere quelle frequenze di refresh.
In più potremmo trovare monitor che hanno uscite USB, comodi nel caso il vostro pc non ne abbia abbastanza, altoparlanti integrati e mille altre features di secondaria importanza che però a qualcuno potrebbero far comodo.
Prezzo
Inutile parlare di prezzo, tutto dipende dal monitor che volete, considerate solo che per un buon monitor con alto refresh rate e grandezza del pannello bisogna tutt’ora spendere almeno 200-250€.
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