Gli orti urbani sono spazi verdi comunali, la cui gestione è affidata per un periodo di tempo definito ai singoli cittadini che ricevono in concessione questi spazi per uno o più scopi predefiniti, primo fra tutti quello relativo alla coltivazione di fiori, frutta e ortaggi.
Solitamente l’orto urbano è localizzato nella periferia dove è facile concedere la gestione di piccoli appezzamenti di terreno tramite un bando e dietro il pagamento di un affitto simbolico.
Possiamo dire che sicuramente l’orto urbano è anche uno strumento per combattere il degrado di specifiche zone periferiche, quindi sempre più comuni li stanno promuovendo.
Indice
Quali sono i vantaggi di un orto urbano?
Come sopra detto sono un ottimo modo per riqualificare aree urbane degradate. Vi è la riscoperta del lavoro agricolo e del valore dei prodotti, vi aggiungiamo la cooperazione fra cittadini, la possibilità di produrre frutta e verdure fresche.
C’è anche da dire che si possono coinvolgere i giovani per sensibilizzarli alla cura della terra ed alle tematiche green.

Le origini degli orti urbani
Non sono affatto un invenzione moderna come si potrebbe credere. I primi orti cittadini nacquero verso la metà dell’’800, precisamente in Germania. I Kleingarten erano spazi riservati esclusivamente ai bambini. Successivamente nacquero i Jardin Ovrieurs ovvero “giardini operai” dove era sì possibile coltivare l’orto come possibile fonte di risorse economiche e alimentari, ma di considerarlo anche come forma di sviluppo e di arricchimento del rapporto famigliare.
Ricordiamo che la Seconda Guerra Mondiale ha visto nascere la campagna per gli Orticelli di Guerra: tutto il verde pubblico, in buona sostanza, venne messo a disposizione della popolazione per coltivare verdure e legumi.
Da allora è stato piuttosto comune ospitare orti coltivati all’interno delle aree cittadini ma con il tempo la pratica è andata perdendosi.
Le ricerche della Coldiretti sugli orti urbani
Una ricerca condotta da Coldiretti, nei principali capoluoghi d’Italia, ha riportato una crescita del 36,4% in soli 5 anni. I dati Istat del 2017 riferiscono che il fenomeno “urban farmers” in Italia è guidato dall’Emilia Romagna (704 mila metri quadrati di orti urbani) a seguire la Lombardia (193 mila metri quadrati) e la Toscana (170 mila). Piemonte e Veneto registrano rispettivamente 144 mila metri quadrati e 106 mila metri quadrati. Nel Centro e al Sud fenomeno molto più contenuto.
Alla scoperta delle tipologie degli orti urbani
Li possiamo dividere in 4 categorie:
1. Orti domestici
Spazi verdi individuali che nascono su terreni privati, su iniziativa di singoli o famiglie, si coltivano frutta e verdura.
2. Orti sociali
Si creano su aree più vaste e sostenuti da associazioni ed istituzioni.
3. Orti aziendali
Sono sostenuti dalle imprese innovative che preferiscono vedere i loro dipendente dedicarsi al giardinaggio invece che sostenere le spese mediche di ore e ore perse a causa di malattie psicosomatiche legate allo stress.
Suolo o tetto per gli orti urbani?
In molti notano che effettivamente gli spazi verdi in città molto spesso sono difficili da reperire. Perchè non sfruttare tetti e terrazzi? Molti edifici dispongono di terrazzi e tetti piani non utilizzati che potrebbero diventare un orto con coltivazioni in vaso.

10 consigli per realizzare un orto urbano
Ecco 10 consigli per poter realizzare un orto cittadino:
- Scegliere le piante giuste. Devono essere adatte allo spazio, al clima ed alla tipologia di terreno. Gli ortaggi più esigenti sono pomodori, melanzane e peperoni mentre le piante meno esigenti sono le erbe aromatiche.
- Coltivare in vaso. Se lo spazio è poco o il terreno è troppo povero si può optare per una coltivazione in vaso che è molto più semplice e facile da gestire.
- Scegliere la zona giusta. Se si ha in mente un orto tradizionale occorre scegliere bene il terreno, possibilmente facile da lavorare, con possibilità di irrigazione.
- Se si opta per le piante ornamentali se ne possono scegliere di belle ma che non richiedano troppe cure.
- 5. Le piante necessitano di sostegni. E’ un punto chiave da ricordare altrimenti sarà difficile ottenere un buon orto o un buon giardino ornamentale.
- L’irrigazione. Come dicevo l’acqua deve essere presente, evitiamo trasporti di acqua faticosi.
- Concime. Sceglierne uno buono che faciliti la resa dell’orto.
- Chiedere consigli. Sarebbe bene arruolare almeno un agricoltore che aiuti con i suoi consigli di esperto.
- Preferire le piante a ciclo breve. Da evitare piante a crescita lenta che richiedono troppo tempo, acqua e manodopera.
- Attenzione ai parassiti perché sono i nemici peggiori per l’orto.
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