I cavi USB sono disponibili in lunghezze diverse, alcuni sono corti pochi centimetri, mentre altri possono essere lunghi alcuni metri. Esiste, però, una lunghezza massima per il cavo USB? Scoprilo in questo interessante articolo.
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Perché la dimensione di un cavo è importante?
Prima di parlare della lunghezza corretta del cavo USB, è importante capire il ruolo che ha la lunghezza del cavo rispetto alle sue prestazioni.
Come saprai, USB è l’interfaccia utilizzata dai dispositivi informatici per ricaricare o trasferire dati da un dispositivo all’altro. Quando due dispositivi sono collegati tramite un cavo USB, utilizzano dei pacchetti di dati per comunicare tra loro, ma per garantire che il ricevitore riceva ogni pacchetto di dati, il dispositivo di origine attende un segnale di conferma da quello di destinazione prima di inviare il pacchetto di dati successivo.
Tuttavia il dispositivo di origine può attendere solo un tempo fisso (PDF), che sono pochi nanosecondi, prima di considerare il pacchetto perso e riprovare la trasmissione. Come puoi capire, quindi, il tempo è un fattore determinante per un flusso efficiente di dati da un dispositivo all’altro.
Di conseguenza, anche la lunghezza del cavo USB diventa piuttosto importante. Se è corto, il tempo di percorrenza dei dati dalla sorgente alla destinazione, noto anche come ritardo di propagazione del segnale, sarà breve. Ma se il cavo USB è troppo lungo, il ritardo di propagazione sarà lungo e questo può ridurre drasticamente la velocità di trasferimento dei dati.
Un altro fattore che influisce sulla lunghezza massima di un cavo USB è la perdita di potenza o attenuazione del segnale. Quando un segnale dati viaggia attraverso un cavo USB, incontra resistenza e, di conseguenza, perde parte della sua forza. Quindi più i dati viaggiano attraverso il cavo, maggiore è il degrado del segnale. Arrivati ad un certo punto, la potenza del segnale è troppo bassa e i dati non possono arrivare al dispositivo ricevente.
Capirai, quindi, che i cavi USB non possono superare una determinata lunghezza prima di avere un lungo ritardo di propagazione del segnale o un’attenuazione eccessiva.
Lunghezza massima di un cavo USB
Diciamo subito che la lunghezza massima di un cavo USB dipende dalla generazione USB supportata. USB-IF o USB Implementers Forum , l’organizzazione responsabile del mantenimento dello standard USB, definisce le specifiche per ogni generazione USB.
L’organizzazione ha raccomandato di utilizzare una lunghezza massima del cavo per le prime due generazioni: USB 1.0 (3 metri) e USB 2.0 (5 metri), ma da quel momento, la USB-IF ha deciso di non indicare più una lunghezza massima del cavo per nessuna generazione USB successiva, ma impone ai produttori di cavi USB di soddisfare alcuni requisiti di prestazioni specifici, inclusi il ritardo di propagazione del segnale e l’attenuazione.
Per quanto riguardo i requisiti prestazionali indicati, la lunghezza massima dei cavi USB 3.2 Gen 1 (USB 3.0, USB 3.1 Gen 1) è di 2-3 metri. Allo stesso modo, i cavi USB 3.2 Gen 2 (aka USB 3.1, USB 3.1 Gen 2) e USB 3.2 Gen 2×2 possono essere lunghi al massimo un metro. Infine, i cavetti USB 4 saranno limitati ad una lunghezza massima di 80 centimetri.
La USB-IF ha posto, poi, particolare attenzione ai cavi Tipo C, il nuovo standard degli ultimi smartphone in commercio. Per quanto riguarda i cavi USB 3.2 Gen 1 Type-C ha limitato la lunghezza a due metri, mentre per i cavi USB 2.0 Type-C ha deciso che possono arrivare al massimo a quattro metri.
Uno dei motivi principali per cui la lunghezza massima dei cavi USB diminuisce con ogni nuova generazione di USB è la velocità di trasferimento dei dati. Con ogni nuova generazione, infatti, otteniamo velocità di trasferimento dei dati sempre più elevate e, di conseguenza, i cavi USB devono avere un ritardo di propagazione del segnale più basso, che può essere ottenuto solo riducendo la lunghezza del cavetto.
Una cosa importante da sapere è che queste lunghezze massime dei cavi sono valide solo per i cavi USB passivi in rame, il tipo più comune di cavi che trovi sul mercato. Esistono però altre tipologie di cavi USB che possono avere lunghezze maggiori pur raggiungendo le stesse velocità di trasferimento.
Cavi USB attivi e cavi ottici
I cavi USB attivi o ottici (in fibra ottica) possono essere più lunghi dei classici cavetti in rame passivi. I cavi USB attivi, infatti, utilizzando circuiti elettronici per potenziare il segnale dati, possono compensare l’attenuazione e aiutare i dati a raggiungere una distanza maggiore.
Purtroppo, però, bisogna fare i conti anche con il ritardo di propagazione del segnale e quindi i cavetti USB attivi più lunghi dello standard non potranno offrire tutte le funzionalità USB, come ad esempio l’uscita video 4K .
In questi casi, i cavi USB ottici sono un’opzione molto più performante. A differenza dei normali cavi USB, infatti, i cavi ottici utilizzano la luce per trasferire i dati, che è notevolmente più veloce e meno soggetta ad attenuazione.
Per ovviare al problema della lunghezza dei cavi, se non vuoi optare per un cavo attivo o ottico, potresti decidere di utilizzare un hub USB autoalimentato , degli speciali estensori di segnale USB che funzionano su Ethernet o su fibra.
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