Smart Screen è il sistema di sicurezza per antonomasia. Inizialmente in dotazione ai browser Microsoft della famiglia Edge, successivamente il sistema è stato integrato su Windows e in questo nuovo articolo vi forniamo una guida completa al funzionamento del sistema SmartScreen.

Ultimamente, Windows 10 e Windows 11 hanno fatto da apripista per tale innovazione. Il funzionamento del sistema è basato su un’intelligenza artificiale che opera in cloud, e si tratta non a caso di un meccanismo molto all’avanguardia.
Se è stata adoperata tale soluzione, in cloud, è proprio per fornire all’utente finale tutta la funzionalità necessaria in tempo reale, e senza necessità di ricorrere di volta in volta ad aggiornamenti, anche con qventuali questioni che avrebbero potuto sorgere sugli stessi. Riprendendo il discorso sulla disponibilità degli stessi, se inizialmente erano incorporati solamente in Edge, con la funzione di bloccare l’accesso a siti potenzialmente dannosi, nel momento in cui l’incorporazione è avvenuta in Windows medesimo, nelle sue più recenti versioni, vi è stato anche altro.
Si è ampliata infatti la gamma di funzioni alla quale le medesime versioni di SmartScreen possono ottemperare, estendendosi anche ai file e alle applicazioni che giungono sul pc, indipendentemente dalla propria origine. Con ciò senza dimenticare, nello specifico, le sue proprietà anti-pishing, difendendo altresì da siti truffaldini. Quest’ultima è anzi considerata la sua funzione principale. Vediamo come attivare il registro degli eventi SmartScreen in Windows 10 e Windows 11, dato che prevedono tale funzionalità multilivello integrata.
Indice
- 1 Guida a SmartScreen: Attivazione del registro degli eventi
- 2 Le funzionalità: la protezione contro i siti dannosi
- 3 La protezione contro le applicazioni dannose
- 4 Guida a SmartScreen: La protezione antiphishing
- 5 Il blocco delle app potenzialmente indesiderate
- 6 Guida al campo di operatività di SmartScreen
Guida a SmartScreen: Attivazione del registro degli eventi
Si può attivare il registro così da tenere conto di tutte le volte in cui il sistema in oggetto sia entrato in funzione, risalire al tipo di problematica riscontrata di volta in volta, e la risposta fornita dall’utente a Windows Defender SmartScreen. La funzionalità si rivela molto utile nel momento in cui si ha spesso a che fare con una determinata tipologia di problematica, per tenere traccia di quel che è avvenuto. Si pensi ad esempio alla funzionalità anti-pishing, con le prove che determinate azioni di frode sono state portate avanti da uno o diversi siti internet.
Per tenere tali tracce c’è bisogno che il logo di SmartScreen sia attivo. Per attivarlo premiamo la combinazione di tasti Windows + x sulla tastiera e poi scegliamo la modalità Windows PowerShell oppure Terminale, rispettivamente trattandosi delle modalità Amministratore e Admin. Una volta fatto, bisogna incollare nella relativa riga la stringa seguente:
wevtutil sl Microsoft-Windows-SmartScreen/Debug /e:true
A questo punto, premiamo un’altra combinazione, vale a dire Windows + r e digitiamo:
eventvwr.msc
Ora, allo scopo di visionare tutti i casi in cui il sistema SmartScreen sia entrato in funzione in Windows, basta eseguire il percorso: Registri applicazioni e servizi -> Microsoft -> Windows -> SmartScreen -> Debug.
Per verificare cosa sia successo nei dettagli, alla data e all’ora riportata nel registro, basterà cliccare sulla scheda “Dettagli”, e poi su XML.
Le funzionalità: la protezione contro i siti dannosi
La funzione SmartScreen effettua un controllo dei siti visitati, di volta in volta, ed opera il raffronto con una lista ad aggiornamento dinamico, presente sul cloud, di siti che si sono verificati dannosi o con finalità di pishing.

Ma oltre a ciò, e questa è una funzionalità aggiuntiva da ultimo disponibile, il sistema SmartScreen analizza il contenuto delle pagine visitate in cerca di comportamenti sospetti. La funzione può essere provata dall’utente.
All’uopo sarà sufficiente che digitiate “Microsoft Defender SmartScreen URL Reputation Demos” su Google, o un altro motore di ricerca e clicchiate sul primo risultato a tema reperito. Non si tratta di una pagina dannosa, ma solamente di simulazione, per mostrare il messaggio che appare con il browser Edge, o con Windows (10 o 11), se il sistema rileva un pericolo.
La protezione contro le applicazioni dannose
SmartScreen non più solamente i siti, ma anche le applicazioni e i file downloadati sul pc da internet o da altra fonte. Controlla quindi che siano presenti nella lista in cloud delle applicazioni dannose. Gli elenchi, ad aggiornamento dinamico, si formano con le segnalazioni degli utenti Microsoft, ed è un modo per giungere più rapidamente alla considerazione delle minacce presenti, che di per sé è troppo capillare ed estesa per essere considerata direttamente da un livello centrale. Una volta giunta una segnalazione, la medesima non viene riportata direttamente sull’elenco, ma passata al vaglio dell’analisi comportamentale compiuta dall’intelligenza artificiale, per arrivare al riscontro e stabilire l’inclusione in lista o meno.
All’esecuzione di un’app dannosa, il sistema farà apparire a schermo una piccola finestra di errore. Essa comparirà, a livello d’avviso, anche laddove si tratti di un’applicazione sconosciuta, ma in tal caso l’utente può assumersi la responsabilità di proseguire comunque, con la selezione della relativa opzione. Digitando sulla barra di ricerca:
controllo delle app e del browser
e premendo il tasto Invio sulla tastiera, comparirà la schermata con le impostazioni di Windows relative a SmartScreen. L’utente può così rendersi conto della loro operatività. E, qualora la stessa, a causa di un disguido, verificato sul computer non siano attive, le opzioni si possono attivare selezionando “Attivo” come status per ogni opzione di controllo.

Mentre, per il controllo di app e file, basta cliccare col tasto destro del mouse sul file scaricato, comunque non proveniente dal nostro pc, e cliccare su proprietà sul menù a tendina. Una volta aperta la schermata, in fondo alla scheda “Generale” vi apparirà la dicitura (se il sistema sia dotato di SmartScreen): “Il file proviene da un altro computer. Per facilitare la protezione del computer, potrebbe essere bloccato”.
Guida a SmartScreen: La protezione antiphishing
Con la protezione antiphishing, già segnalata, il messaggio lanciato dal sistema è di segnalazione di quei siti in cui si vuole carpire le nostre credenziali di pagamento. Oltre a ciò, in Windows 11, ci sono state delle interessanti aggiunte.
A tal proposito, sempre nel quadro “Controllo delle app e del browser”, nella sezione “Protezione antipishing” in alto, troverete le due caselle affianco alle righe “Avvisa in caso di riutilizzo della password” se avete già utilizzato la password su altri servizi online, e “Avvisa in caso di archiviazione password non sicura”, per avvisare l’utente che abbia incollato la password in una sezione non sicura.
C’è da dire comunque che le ultime disponibilità introdotte sono a livello, per il momento, prettamente basilare, se si pensa che il riferimento è alla sola password adibita a protezione dell’account Windows.
Il blocco delle app potenzialmente indesiderate
La funzione ora richiamata agisce da Edge, e consente di bloccare il download di file potenzialmente dannosi. Ma anche l’installazione di applicazioni con contenuti “sospetti” e quindi molto probabilmente indesiderati. Il riferimento a tal proposito è ai PUP – Potentially Unwanted Programs, letteralmente “Programmi potenzialmente non desiderati”.
Controllo sulle app del Microsoft Store
Il Microsoft Store accoglie adesso svariate tipologie di applicazioni distribuite attraverso di esso. Dunque SmartScreen controlla affidabilità e reputazione di ogni app che si voglia scaricare, così da introdurre una limitazione in termini di pericolosità per l’utente che potrebbe così scaricare di tutto di più.
Guida al campo di operatività di SmartScreen
Per completare questa guida, possiamo dire che il campo in cui SmartScreen opera non è sempre ben distinguibile da parte dell’utente, siccome per diverse funzioni vi è la comunanza con l’operato di Windows Defender. Proprio in Windows Defender, nel sistema operativo Windows 11, Microsoft ha introdotto lo Smart App Control, un sistema appunto Smart, che utilizza l’intelligenza artificiale per controllare le app in esecuzione sul computer e utilizza il machine learning, ossia le strategie di apprendimento della macchina per individuare quegli applicativi sospetti.
Oltretutto, Windows Defender è ottimizzabile ulteriormente con un programma gratuito che è DefenderUI. Ma il campo d’azione in più, per phishing e altro, di SmartScreen può essere comodo e fare la differenza in determinati casi.
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