Si sente spesso parlare di bio, di cibi biologici e orto biologico. Questo è dovuto come conseguenza a diversi fattori di salute o di abitudini alimentari e persino di cambiamento climatico, la cultura biologica sta massificandosi sempre più.
Ma cos’è un orto biologico? Qual è la differenza tra un orto biologico ed un altro tipo di orto? Un orto bio è un orto “alla vecchia maniera”, in cui vengono piantati semi e piante senza aggiunte di pesticidi o quant’altro viene utilizzato per ottenere risultati “industriali”.
Visti anche i problemi causati dall’industrializzazione alimentare, sembra quasi che il ricorrere ad un orto biologico sia una volontà di tornare alle origini quasi necessaria per contrastare una produzione che, a lungo andare, risulta dannosa per la salute delle persone e per il mondo che ci circonda.
Fare un orto biologico: lavorare il terreno
Quali sono i primi passi da compiere per fare un orto biologico? Una delle prime cose da considerare prima di cominciare a lavorare il terreno è capire se le sue caratteristiche sono idonee per la coltivazione (se è morbido, se è fertile, se è ben illuminato, etc.).
Il terreno è la parte cruciale di un orto biologico e più è ricco di sostanze organiche (come funghi o batteri, ad esempio) più riesce a garantire risultati migliori. Da notare che il terreno necessita di essere piuttosto avvallato, così da prevenire eventuali ritenzioni idriche.
Ma se il terreno è troppo duro, come poterlo ammorbidire? Si può far lavorare un buon trattore per rendere la terra malleabile e lavorabile, così che le radici delle piante possano penetrare anche in profondità.
Quasi di conseguenza, se si lavorerà bene il terreno, nel corso del tempo (ci possono volere anche anni per far sì che questo acquisisca la fertilità desiderata) è possibile educare la terra e renderla adatta per ogni tipo di coltivazione biologica.
Far luce sull’orto biologico
Successivamente, sarà opportuno capire di quanta luce una pianta ha bisogno e, soprattutto come poter organizzarsi in base alle previsioni del meteo. Così facendo non solo si riesce a stillare una base solida per un orto biologico fruttifero, ma in questo modo è più semplice capire come e dove piantare semi e piante.
In linea di massima, ogni pianta ha bisogno di almeno 7 ore di luce ogni giorno per far maturare i frutti come si devono. Per questo motivo, rendere la piantagione ben illuminata (a meno che questa non venga effettuata in serra) è raccomandato.
È altrettanto importante considerare lo spazio e la distanza tra una pianta e l’altra. Ad esempio, i pomodori in linea di massima necessitano di circa 50 centimetri di distanza l’un l’altro, mentre i meloni circa 1 metro. Calcolando la giusta distanza potremo dare il giusto spazio alla pianta in questione per far radicare le radici e far maturare i frutti nel migliore dei modi.
Ci sono tanti altri metodi per migliorare la produzione dell’orto biologico, come l’uso della zeolite (utilissima per far“sputar fuori” dal terreno sostanze nocive), dei concimi o del caolino (che funziona da protettore termico delle pianta in questione), tuttavia l’importante è rimanere biologici a tutti gli effetti, senza utilizzare pesticidi, diserbanti e altri tipi di prodotti non esattamente naturali.
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