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Emergenza virus Zika, come evitare il contagio

Si parla molto del Virus Zika, problema iniziato in sordina e ora balzato alla ribalta dell’attenzione mondiale.

Recentemente l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha proclamato l’emergenza internazionale a causa di questo agente patogeno. Molti, ne saranno informati, molti altri no, per questo pare opportuno fare informazione al riguardo e analizzare come è possibile proteggersi da eventuali infezioni.

Il virus Zika è una vecchia conoscenza, in campo sanitario: è documentato fin dagli anni ’40, precisamente è stato isolato per la prima volta nel1947.

La sua diffusione è sempre stata estremamente limitata e per questo motivo la sua fama è sempre stata molto scarsa; nei mesi recenti, però, è esplosa una vera e propria epidemia, diffusa specialmente nell’America centrale e meridionale.

Il virus è trasmesso attraverso la puntura di una zanzara, chiamata Aedes Aegypti; si tratta di una varietà di zanzara simile alla zanzara tigre, che da alcuni anni è diffusa anche in Europa, creando anche alcuni problemi, guadagnandosi l’appellativo di “zanzara killer”.

Il virus Zika, inoculato tramite la puntura da quel tipo di zanzara, in realtà, nelle persone senza particolari patologie, provoca problemi che non vanno oltre a una sindrome simil influenzale, con disturbi intestinali, al massimo una gastroenterite.

Diverso il discorso se a contrarre l’infezione è una donna in gravidanza, soprattutto nei primi tre mesi di gestazione: il bambino rischia fortemente di nascere malformato, con una grave microcefalia.

Non esistono ancora vaccini efficaci, anche se sembra che uno sia stato elaborato in India, ma è ancora incerta la sua efficacia. L’unica via possibile è la prevenzione.

Emergenza virus Zika

  • Evitare assolutamente il ristagno di acqua e di umido, come l’acqua nei sottovasi o le perdite d’acqua che lasciano umido sulle pareti.
  • Tenere sui davanzali vasi di basilico e gerani, sgraditi alle zanzare.
  • Attrezzare le finestre con zanzariere.
  • Se stiamo all’aperto, specialmente in luoghi vicini ad acqua stagnante, usare spray repellenti per le zanzare.
  • Limitare la frequentazione di luoghi affollati.
  • Limitare la frequentazione di persone di ritorno dalle zone endemiche (America centrale e del sud.)
  • Evitare assolutamente, specialmente se in gravidanza o se si sospetta di poterlo essere, i viaggi nelle aree endemiche.

I casi di infezione da virus Zika, fino a questo momento, sono limitati a persone che l’hanno contratta per puntura diretta, ma un caso nel Texas, è dovuto a contatto con persona infetta, il che provoca maggiore allarme per il timore che ci si trovi di fronte a una mutazione genetica del virus che consenta anche il contagio interumano.

Se così fosse, si può presumere che la via di infezione sia quella oro fecale o tramite liquidi biologici, essendo il contagio del Texas avvenuto da una donna, appena tornata da un viaggio in Venezuela, verso un uomo che non si è allontanato dal Texas, tramite rapporto sessuale.

Conviene trattarci come per il virus influenzale, quindi lavaggio frequente delle mani e limitazione dei contatti fisici non protetti.

Non è il caso di allarmarsi oltremodo, non è certo il virus Ebola, ma una maggiore consapevolezza e prudenza, non fanno male.

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