La nuova frontiera del videomaking ha nome e cognome: DJI Osmo
È come un drone, solo che non vola: se la DJI stesse cercando uno slogan per il fresco lancio del suo DJI Osmo, questo potrebbe essere quello maggiormente indicato.
L’ultimo nato in casa DJI, infatti, è a tutti gli effetti un incrocio fra la tecnologia del drone Phantom, già noto agli amanti del videomaking professionale, ed una videocamera “terrestre”.
Indice
Cos’è il DJI Osmo
Il DJI Osmo è uscito sul mercato da pochi mesi, ma ha già conquistato i cuori di molti videomaker. Si tratta di un joystick three axis dotato di tecnologia Gimbal e progettato per effettuare riprese video particolarmente stabili.
Proprio come quelle realizzate da un costosissimo drone. Non ha le classiche eliche del quadricottero e non ricorda neanche lontanamente una videocamera, ma ciò che può garantire risulta essere una quasi perfetta via di mezzo fra le due.
Il DJI Osmo consente, infatti, di realizzare riprese video particolarmente stabili. Come se al posto del suo semplice bastone, in realtà, si stesse maneggiando una costosissima steadycam progettata per il settore cinematografico, come il noto DJI Ronin.
Il tutto è reso possibile dallo stabilizzatore Gimbal: una tecnologia già nota agli appassionati di droni, che consente alla camera di ruotare su 3 assi senza per questo destabilizzare le riprese video.
La potenza del Gimbal
Il segreto della qualità delle riprese video e delle foto realizzate utilizzando il DJI Osmo risiede proprio nel Gimbal: lo stabilizzatore, una volta attivato attraverso la pressione del grilletto anteriore, è in grado di correggere qualsiasi tremolio del braccio facendo oscillare la videocamera ad esso collegata.
Inoltre, potendo contare su un movimento su 3 assi, il Gimbal consente al videoamatore di effettuare riprese video da qualsiasi posizione, persino capovolgendo il joystick.
Si tratta di una novità davvero significativa dato che, prima del suo arrivo, il mercato degli hardware video semi-professionali aveva fatto una notevole fatica a staccarsi dalla concezione della classica videocamera compact.
Le caratteristiche tecniche del DJI Osmo
Lo stabilizzatore Gimbal non è certo l’unica chicca dell’ultimo arrivato in casa DJI: il DJI Osmo, infatti, si fa notare anche per la grande qualità delle foto e dei video realizzati.
Il sensore montato sulla testa Gimbal può contare su una fotocamera da 12 megapixel, in grado di scattare foto di qualità molto elevata, e di realizzare riprese video anche in 4K, ad una velocità di 120 fps. Inoltre, l’Osmo dispone di un microfono integrato e, qualora si desiderasse un audio di qualità professionale, di un jack per collegare un microfono esterno.
Se tutto ciò non dovesse bastare, il software è dotato di trigger che consentono di realizzare certe tecniche in automatico, come ad esempio il time lapse, lo slow motion e, ovviamente, le foto panoramiche a 360 gradi. Il prezzo oscilla intorno ai 750 euro.
Serve lo Smartphone
Il DJI Osmo funziona unicamente in coppia con uno Smartphone, che è possibile montare sull’apposito supporto metallico grigio.
Dallo Smartphone si potrà comandare la videocamera attraverso l’App della DJI, e al tempo stesso utilizzarlo come schermo della videocamera. Non è richiesto alcun tipo di collegamento fisico: lo Smartphone, infatti, si collega automaticamente alla rete Wi-Fi creata da Osmo.
Attraverso il cellulare, inoltre, è possibile comandare i movimenti della camera con il touch screen, trasformandola in una vera e propria estensione del proprio dito.
Cosa è possibile fare con il DJI Osmo
L’Osmo è stato progettato con lo scopo di fornire uno strumento in grado di effettuare riprese video professionali, senza per questo dissanguare il portafogli di chi lo acquista.
Fino a prima della sua uscita sul mercato, infatti, la stabilizzazione delle riprese era unicamente appannaggio delle steadycam: costosissimi supporti pensati per il cinema, il cui utilizzo richiede (oltre ad un budget notevole) anche una grande dimestichezza con l’apparecchio.
Il nuovo prodotto DJI, invece, è compatto, divertente e comodo da utilizzare anche per chi non ha mai avuto esperienza nel campo cinematografico. Inoltre, grazie ai diversi accessori lanciati sul mercato, l’Osmo può facilmente trasformarsi in una videocamera stabile (grazie al tripod) oppure in una actioncam, da montare ad esempio sulla bicicletta.
La potenza è nulla senza controllo
Questo, comunque, non significa che realizzare riprese video perfette con il DJI Osmo sia la cosa più facile del mondo. Come tutti gli apparecchi, anche l’Osmo richiede tanta pratica: un altro elemento che lo accomuna ai droni.
Il joystick è confortevole, il grilletto intuitivo e la manopola per muovere la videocamera è collocata al posto giusto, ma il Gimbal è tutta un’altra storia: la stabilizzazione delle riprese video, infatti, parte innanzitutto dal controllo delle proprie gambe.
È una tecnologia che va assecondata, per poter passare dalla stabilizzazione alla super-stabilizzazione. Per questo motivo, sul canale YouTube della DJI sono presenti diversi tutorial per diventare del veri esperti di Osmo.
Non è tutto oro quel che luccica
Il DJI Osmo, come accennato all’inizio, non è perfetto. Si tratta di un primo tentativo della DJI di invadere una nicchia di mercato a lei sconosciuta: un tentativo di successo, ma che rappresenta solo la base di future modifiche e correzioni.
Il prodotto, infatti, presenta alcune lacune: il sensore della videocamera non riesce a gestire perfettamente la messa a fuoco durante il cambiamento di luce, creando scompensi e bruciature che un purista del videomaking non tollererebbe in alcun modo.
Inoltre il microfono integrato non è di grande qualità, e viene ulteriormente rovinato dal rumore della ventola di aerazione dell’hardware.
Infine, trattandosi di un apparecchio fragile e costoso, non è esattamente il rimpiazzo ideale di una actioncam.
Nonostante tutto, se si è disposti a sorvolare su qualche pecca, il DJI Osmo rappresenta un gingillo davvero unico nel suo genere. Soprattutto per chi desidera cimentarsi in riprese video professionali senza sborsare migliaia di euro.
Leggi Anche: Come scegliere un drone