Siete Qui: eComesifa.it » Auto e Moto » Diabete: rinnovare la patente. Ecco come si fa

Diabete: rinnovare la patente. Ecco come si fa

Rinnovare la patente è facile, basta recarsi in una agenzia di pratiche auto, in una autoscuola o all’ACI, sostenere un semplice esame medico, pagare e…fatto! Per chi ha la sfortuna di essere affetto da Diabete, non è così facile.

Per capire il perché ci sia qualche complicazione in più, bisogna chiarire a grandi linee, cosa è questa patologia e quali sono i rischi connessi alla guida.

Il diabete, è una alterata capacità o incapacità dell’organismo di metabolizzare gli zuccheri, per cui questi mantengono una concentrazione nel sangue a livelli eccessivi, o troppo bassi.

Questa alterazione è pericolosa perché può causare gravi danni in diversi distretti del nostro corpo, tra cui anche infarto e ictus.

I danni più strettamente connessi alla sicurezza alla guida, però, sono costituiti da danni alla vista e eccessivi cali di glucosio o eccessi di rialzo, che possono alterare lo stato di coscienza.

Per questo motivo,da quasi dieci anni, la legge è diventata più restrittiva nel rinnovo di patente alle persone diabetiche, limitando i tempi tra un rinnovo e l’altro, che è al massimo di tre anni, spesso solo di due, e introducendo l’obbligo del certificato diabetologico.

In sostanza, chi ha il diabete deve seguire alcuni passi, prima di andare dal medico legale per il rinnovo vero e proprio.

Ecco come si fa per rinnovare la patente:

  • Occorre fare una visita dall’oculista, privato o intra moenia o comunque a pagamento nelle strutture ASL, per valutare la possibile presenza di “maculopatia diabetica”, quindi esame del fundus  e dell’acuità visiva e eventuale prescrizione di lenti.
  • Eseguire esami del sangue e delle urine (il medico saprà quali, ma in genere si tratta di glicemia, Hb glicata, microalbuminuria, creatinina e esame urine).
  • Elettrocardiogramma
  • Visita diabetologia per rilascio certificato diabetologico.

Recandosi, con il certificato citato, dal medico legale per la visita di idoneità, questi potrà valutare il profilo di rischio e decidere il tipo di rinnovo da concedere.

I rischi sono connessi al tipo di terapia antidiabetica instaurata, il rischio di ipoglicemia che può portare a svenimenti e anche coma, il grado di controllo della glicemia e la capacità della persona di saper gestire i propri livelli di glicemia.

Come si vede, sono procedure un po’ complicate e che richiedono un certo tempo, per cui sarebbe opportuno provvedere all’avvio della procedura alcuni mesi prima della scadenza della patente.

Occorre, inoltre, tenere conto che l’elettrocardiogramma e la visita oculistica sono ritenute valide per 6 mesi, mentre le analisi di sangue e urina hanno validità di un solo mese.

Conviene praticare comunque un automonitoraggio della glicemia attraverso i semplicissimi apparecchi (glucometri) che si trovano in commercio nelle farmacie e parafarmacie ma anche sul web.

Avere il diabete è una condizione di vita che richiede attenzione all’alimentazione, allo stile di vita, al movimento,ma non deve in nessun caso diventare un limite alle relazioni sociali, perché non ce n’è motivo, e mantenere la patente di guida è uno strumento di libertà personale e di agevolazione nelle relazioni sociali.

Il legislatore ha voluto cogliere due obiettivi con queste norme : prima di tutto, la sicurezza alla guida, per se stessi e per gli altri, e in seconda analisi per coercire la persone diabetiche a curarsi, a mantenersi sotto controllo, perché un diabete trascurato, non curato, prima o poi sfocia in complicazioni che rappresentano maggiori costi per la sanità e, quindi, per la collettività.

Leggi Anche: Tenere sotto controllo il diabete con la cannella