Da un po’ di tempo si sente sempre più spesso parlare di LED, che si tratti di televisori, lampadine, smartphone o altri dispositivi. Ma cosa sono i LED e in che cosa sono diversi dalle classiche sorgenti luminose? Continua a leggere questo articolo e scoprilo!

Indice
Un diodo che emette luce
LED è l’acronimo di Light-Emitting Diode (diodo che emette luce). La parola “diodo” è quella fondamentale, perché un diodo è un semiconduttore che consente all’elettricità di fluire solo in una direzione.
Per realizzare un LED, tutti i produttori prendono due tipologie di materiali e li posizionano molto vicini. Il primo materiale è solitamente un metallo come l’alluminio o l’oro, mentre il secondo può esse un composto come ad esempio l’arseniuro di gallio (GaAs).
Quando vengono raggiunti dalla corrente elettrica un materiale assorbe elettroni dall’altro e questo si traduce in un flusso di elettricità attraverso i due materiali che di conseguenza producono luce.
Anche se può sembrare una cosa assurda, i primi LED rudimentali sono stati inventati nel 1927 da Oleg Losev in Russia, ma per quelli più performanti che conosciamo noi sono dovuti aspettare gli anni ’60. Da quel momento, i LED sono stati utilizzati in svariati dispositivi elettronici di consumo come ad esempio le calcolatrici, le apparecchiature per comunicazioni ottiche o per illuminare le facciate di casa.

Negli ultimi tempi, però, i LED sono associati principalmente alle lampadine a basso consumo energetico, nei televisori e nei display per computer.
Ma perché i LED consumano meno energia?
I LED sono più efficienti delle sorgenti luminose tradizionali perché, a differenza di esse, non utilizzano il calore per produrre luce. Le sorgenti luminose tradizionali, come ad esempio le lampadine, producono luce riscaldando un filo di tungsteno resistivo finché non diventa incandescente.
Al contrario, i materiali semiconduttori dei LED utilizzano l’elettricità in modo molto più efficiente, creando più fotoni e meno calore disperso rispetto alle classiche lampadine a incandescenza, il che significa che richiedono poco energia per produrre luce.
Qual’è il vantaggio dei LED?
L’utilizzo di questo tipo di sorgente luminosa presenta molti vantaggi rispetto a quelle tradizionali. Ad esempio, durano molto più a lungo, perché mentre una classica lampadina a incandescenza dura circa 1.000 ore, una a LED può durare addirittura 50.000 ore e questo significa che mediamente va sostituita ogni 10 anni.
Anche a livello di resistenza i LED surclassano le classiche lampadine. Come sai, le lampadine di vetro sono molto fragili e se cadono anche da una piccola altezza o le colpisci troppo forte, è molto probabile che si rompano. Le lampadine LED, invece, sono molto più resistenti ai colpi e inoltre, non contengono mercurio o gas come le lampade al neon.

Come abbiamo detto prima, le luci a LED sono molto più efficienti delle lampadine a incandescenza o al neon, quindi consumano meno energia.
Anche se i LED presentano molti vantaggi rispetto alle sorgenti luminose classiche, ci sono anche degli svantaggi da considerare. Tra i principali troviamo la variazione della temperatura del colore e il potenziale sfarfallio se le lampadine sono qualità bassa. Il più grande svantaggio, però, è il loro costo, perché una lampadina di questo tipo è più costosa di una lampadina tradizionale, anche se il costo iniziale è poi compensato dalla sua maggiore durata e dal minor consumo di energia elettrica. Naturalmente, ragionando a lungo termine, risparmierai tanti soldi con le lampadine a LED.
Futuro luminoso
Grazie alle nuove tecnologie e alla ricerca di nuovi materiali, le luci LED diventando sempre più efficienti dal punto di vista energetico, durevoli e anche più economiche, saranno sempre più utilizzate nelle case e oltre a risparmiare parecchi soldi, utilizzando queste sorgenti luminose aiuteremo anche l’ambiente consumando sempre meno energia.
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