Solitamente, la fine della scuola e dunque l’inizio dell’estate, coincide con il momento in cui vengono assegnati i compiti per le vacanze.
certamente non è un momento molto amato dagli studenti, ma è bene iniziare ad organizzarsi per tempo, in modo da non ritrovarsi spaesati all’ultimo minuto.
Uno degli “esercizi della mente” che i professori propongono è quello di leggere un romanzo, un saggio, o comunque uno o più testi letterari durante i tre mesi estivi, per poi cercare di interpretarlo e approfondirlo, contestualizzarlo in un determinato periodo storico e al ritorno raccontare ai compagni di classe cosa ne si è evinto.
Quando si hanno sedici anni, questa sembra una pratica noiosa, ma in realtà con gli anni, si imparerà ad apprezzarla e a rivalutarla.
Qui oggi proponiamo tre testi del novecento, che sono pietre miliari della letteratura, diversi per genere e per autore, tra questi potreste trovare quello che si addice alla vostra curiosità e alle vostre inclinazioni.
Il primo è l’intramontabile Coscienza di Zeno di Italo Svevo, è la storia di Zeno, un uomo che imprigionato nei suoi fallimenti, uno che si pone degli obiettivi che non riesce a raggiungere, e vive in una dimensione interiore di sofferenza e di inadeguatezza.
Uno splendido libro consigliato a quei ragazzi che hanno voglia di scoprire l’altra parte della vita, quella che i mezzi di comunicazione come la televisione non ci presentano, l’altro lato della medaglia, ovvero quello della sconfitta, perché la letteratura dell’essere perdenti aiuta ad essere più sinceri, franchi e a vivere con disinvoltura le imperfezioni della vita.
Il giorno della Civetta di Leonardo Sciascia è invece una storia di mafia e soprattutto di come la società si rapporta alla mafia e all’illegalità, degli atteggiamenti spesso omertosi e chiusi, della vita tutta ripiegata nel proprio orticello senza avere uno sguardo più ampio.
Questo è il testo ideale per i ragazzi che cercano delle risposte o almeno si pongono delle domande sul rispetto delle regole, sull’importanza dello spirito civico e sulla società in generale.
La terza proposta è Il Barone Rampante di Italo Calvino, la storia di un litigio banale tra un figlio e un padre di una famiglia nobile ma decaduta e la decisione del figlio di salire su un albero, e vivere le proprie giornate su quei rami.
Insomma, questo è un libro consigliato a chi ama l’incrocio tra realtà e fantasia, che non ha limiti nell’immaginazione e a chi piace pensare ad un mondo nel quale rifiutare regole e conformismi.
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