Un tempo, chi cominciava a fumare lo faceva perché le sigarette erano di moda.
Gli adolescenti si sentivano già adulti, gli adulti non si sentivano tagliati fuori da aree pubbliche e locali dove il fumo non solo era concesso, ma a fumare erano un po’ tutti.
Oggi, invece, la situazione è radicalmente cambiata, anche grazie alle nuove leggi in vigore ormai da diversi anni e che vietano il fumo in tutti i locali pubblici, compresi treni, pullman, sale d’aspetto, cinema e ovviamente bar, i quali più delle volte dispongono di un’area all’aperto destinata a chi proprio non ce la fa a rinunciare alla sigaretta anche mentre mangia o è con gli amici.
Il disagio tuttavia è notevole, e – se anche il fumo non fosse così nocivo per la salute – essere estromessi dai locali e soffrire la mancanza della sigaretta in treno o in aereo è un motivo sufficiente per smettere.
Ma non c’è solo questo, perché il fumo danneggia gravemente la salute, non solo dei fumatori, ma anche di chi sta loro vicino.
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Le conseguenze del fumo sulla salute
Come da tempo ormai viene riportato su tutti i pacchetti di sigarette in vendita nelle tabaccherie italiane, il fumo nuoce gravemente alla salute, e lo fa in maniera semi-permanente: diversi studi scientifici, infatti, hanno dimostrato come occorrano almeno una decina di anni perché i polmoni di un fumatore tornino a essere come quelli di un non fumatore; i polmoni di chi fuma regolarmente sigarette, infatti, sono intasati di catrame, le vie aeree si infiammano e vengono danneggiate in maniera irreparabile, spianando la strada a tutta una serie di infezioni e problematiche respiratorie.
Non solo, negli anni, la ricerca medica si è occupata anche di indagare la correlazione esistente tra il fumo di tabacco e l’insorgere del tumore ai polmoni, giungendo alla conclusione che le sigarette costituiscano uno dei fattori di rischio primario che favoriscono notevolmente il cancro, spianando la strada alla proliferazione delle cellule malate.
Come fare a smettere di fumare
Smettere di fumare non è semplice, ma è possibile. Come qualsiasi dipendenza da sostanze che danno assuefazione, molto spesso la sola volontà di smettere non basta per farcela: tuttavia resta fondamentale per riuscirci.
Una ferrea volontà di smetterla una volta per tutte con le sigarette è il punto di partenza, cui bisogna subito associare tanti altri piccoli accorgimenti. Per esempio è fondamentale creare dei riti alternativi: fumare una sigaretta, infatti, non è solo questione di bisogno, ma è anche qualcosa che si fa per prendersi un momento di pausa, per scaricare tensione o stress, per fermarsi qualche secondo a pensare o a chiacchierare con gli amici; quando si presenterà una di queste occasioni, la voglia di fumare sarà moltissima, occorrerà dunque sostituire il rituale del fumo con un altro, più sano.
Per esempio ogni volta che si avverte tale necessità si può masticare un po’ di liquirizia, che fa passare la voglia di sigaretta (ma chi soffre di pressione alta non deve esagerare), oppure mangiare della frutta fresca.
È stato dimostrato che il bisogno più impellente dura solo pochi minuti, durante i quali è importante distrarsi per non cedere alla voglia.
All’inizio, inoltre, è bene stare lontani da chi fuma: ciò non vuol dire isolarsi o allontanare qualcuno, bensì salvaguardare la propria salute evitando pericolose occasioni di ricaduta quando si è più fragili.
La sigaretta elettronica e i cerotti
In alcuni casi può essere necessario aiutarsi con la sigaretta elettronica o con i famosi cerotti in vendita in farmacia, basati entrambi sul principio della riduzione del danno (in entrambi i casi, infatti, la quantità di nicotina rilasciata nell’organismo è minima, e lo scopo è quello di arrivare a un’astinenza definitiva).
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