La memoria corre a tanti anni fa, quando in TV c’era una serie televisiva di discreto successo dove il protagonista, un certo Mc Gyver, si trovava sempre in situazioni di difficoltà e con l’ingegno riusciva invariabilmente a trovare qualche materiale di recupero che gli consentiva di costruire qualcosa di utile per togliersi dall’impaccio.
Quello di cui vogliamo parlare in queste righe è un metodo di generare corrente in modo certamente meno comodo dell’utilizzo di una batteria, ma è un sistema alla “Mc Gyver”, una soluzione di emergenza.
Se vogliamo si tratta di un metodo di sopravvivenza, anche se in commercio esistono kit di sopravvivenza che consentono anche di avere una generazione di corrente, minima, ma sufficiente per avere luce, ad esempio.
Se non possediamo tale kit e nemmeno una batteria da sostituire a quella ormai esaurita della torcia elettrica, possiamo ricorrere alle arance.
Non è una novità scientifica, in realtà ma solo recentemente, incredibilmente, a qualcuno è venuto in mente di provare a generare corrente con questo agrume invece che con altri frutti che avevano dato risultati positivi ma piuttosto modesti dal punto di vista quantitativo.
Il generatore ad arance si realizza così:
- prendere una arancia (vanno bene anche quelle ornamentali)
- da una parte dell’arancia conficcare un pezzetto di rame
- dalla parte opposta conficcare un pezzo di zinco
- collegare un filo elettrico qualunque a ciascun pezzo metallico conficcato nell’arancia
- collegare l’estremità di ciascun fili ad un capo di un LED che si accenderà immediatamente
Nota bene: i LED vanno polarizzati,cioè non vanno collegati a casaccio; alla base del LED, in corrispondenza di uno dei terminali, c’è una tacca; a questo terminale deve essere collegato il filo che proviene dall’elettrodo di zinco, al contrario il LED non funzionerà.
Nella mente di ciascuno sorgerà,a questo punto una domanda: Va bene, il rame più o meno lo si trova ma lo zinco? Certamente nella nostra torcia elettrica c’era una batteria scarica, sennò perché usare l’arancia? Il polo negativo della batteria è di zinco!
Ma quanta corrente genera l’arancia? Ogni arancia è in grado di generare una tensione pari a 0,7 volt ma una corrente molto piccola, sufficiente, appunto a far funzionare un Led. Possiamo far funzionare anche una comune radiolina o un MP3 utilizzando 4 arance:
- due arance vanno collegate “in serie” cioè a catena; l’elettrodo di zinco di una va collegato con un pezzo di rame all’altra.
- I due capi rimasti liberi all’estremità delle due arance vanno collegati parallelamente alle altre due arance collegate a loro volta precedentemente “in serie”
- Da ciascuno dei due capi estremi in comune facciamo partire due fili elettrici
- Collegare i fili alla radiolina,avendo cura di collegare il filo che proviene dallo zinco al polo negativo e il filo che proviene dal rame al polo positivo.
- Accendere la radiolina e godersi la musica o le notizie.
Ora che abbiamo imparato come ottenere corrente dalle arance, soluzione di emergenza estrema, procuriamoci senz’altro delle batterie ricaricabili e un caricatore per batterie e avremo sempre una riserva di energia ripristinabile anche dove impossibile acquistarne di nuove, faremo anche del bene all’ambiente e certamente risparmieremo sensibilmente nel tempo.
Un buon previdente, non si farà mai trovare in situazioni difficili senza avare con se un multimetro digitale, strumento essenziale per testare che in un circuito non vi siano interruzioni, o la presenza di corrente o per quantificare la carica residua di una batteria o di energia prodotta dalle arance.
In commercio oggi esistono diversi modelli, dai più semplici ai più sofisticati a prezzi più che accessibili.
Leggi Anche: Caricabatterie portatile a cosa serve e come sceglierlo