La raccolta differenziata è un sistema di gestione dei rifiuti che prevede la separazione e la classificazione dei materiali in base alla loro natura e composizione. Piuttosto che trattare tutti i rifiuti come una singola categoria omogenea, la raccolta differenziata prevede la suddivisione dei rifiuti in diverse categorie in base ai materiali di cui sono composti, come plastica, vetro, carta, metallo, organico, ecc…
Questa pratica consente di smaltirli in modo più efficiente e sostenibile, poiché permette il riciclo dei materiali che altrimenti verrebbero considerati spazzatura. I rifiuti separati vengono inviati a impianti di trattamento specifici, dove vengono riciclati, compostati o trattati in modi diversi a seconda del materiale, riducendo così la quantità di rifiuti destinati alle discariche.
La raccolta differenziata rappresenta un importante passo verso la sostenibilità ambientale, non solo a livello nazionale, ma anche europeo e globale, riducendo l’impatto sull’ecosistema derivante dalla produzione e lo smaltimento dei rifiuti e contribuendo alla conservazione delle risorse naturali.
Conoscenza dei materiali
Conoscere i materiali è fondamentale quando si fa la raccolta differenziata perché ogni tipo di materiale ha requisiti di smaltimento diversi e può essere riciclato in modi specifici: identificare i diversi materiali permette di separarli in modo accurato. Ad esempio, la plastica non dovrebbe essere mescolata alla carta o al vetro. Conoscere la composizione dei rifiuti aiuta a evitare la contaminazione dei materiali, rendendo più efficace il processo di riciclo.
Sapere quali materiali possono essere riciclati e come devono essere trattati consente di massimizzare il loro potenziale di riciclo: alcuni tipi di plastica, per esempio, possono essere riciclati più facilmente di altri. Tale conoscenza consente di smaltire in modo ottimale i rifiuti, riducendo l’impatto ambientale. Non solo, materiali inappropriati o contaminati possono compromettere l’intero processo di riciclo: una singola bottiglia di plastica nel contenitore della carta può rendere l’intero carico non idoneo al riciclo.
Il corretto smaltimento dei materiali consente di ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche e di utilizzare in modo più efficiente le risorse disponibili, poiché i materiali possono essere recuperati e riutilizzati. Non sapere come comportarsi con i rifiuti può infine portare a errori nella raccolta differenziata, compromettendo i processi di riciclo e riducendo la quantità effettiva di rifiuti riciclati.
Conoscere i materiali è cruciale per un corretto e efficace processo di raccolta differenziata: aiuta non solo a ottimizzare il riciclo dei rifiuti, ma contribuisce anche a preservare le risorse e a ridurre l’impatto ambientale complessivo.
Linee guida per dividere i rifiuti
Di solito, quando si fa la raccolta differenziata, i rifiuti vengono divisi in base alla loro natura e composizione in questo modo: plastica (bottiglie, contenitori, sacchetti e imballaggi in plastica.
Solitamente vengono accettati i contenitori di plastica con codici di riciclo identificabili come PET, HDPE, PVC, PP, PS, ecc), carta e cartone (giornali, riviste, scatole di cartone, scatole per alimenti, carta da ufficio e imballaggi di cartone. È importante rimuovere eventuali parti non cartacee o plastificate), vetro (bottiglie, barattoli e contenitori di vetro di varie tonalità e colori.
È essenziale eliminare eventuali tappi o coperchi e lavare i contenitori per evitare contaminazioni), metallo (lattine, barattoli, scatole di metallo, lattine per bevande e altri imballaggi metallici. È consigliabile schiacciare le lattine per risparmiare spazio nei contenitori), organico (rifiuti biodegradabili come scarti alimentari, scarti vegetali, gusci d’uovo, carta assorbente o tovaglioli sporchi.
Questi possono essere compostati per produrre fertilizzante naturale), rifiuti pericolosi (batterie, pile, fluorescenti, farmaci scaduti, prodotti chimici per la casa e altri rifiuti pericolosi devono essere smaltiti in modo separato, spesso attraverso programmi di raccolta specifici).
La suddivisione dei rifiuti può variare a seconda delle normative locali e delle politiche di gestione dei rifiuti adottate dalla comunità o del Comune di competenza. È fondamentale seguire le indicazioni specifiche fornite dalle autorità locali per una corretta raccolta differenziata.
Perché è importante la raccolta differenziata? La raccolta differenziata è importante per diversi motivi, tutti collegati alla sostenibilità ambientale e alla gestione responsabile dei rifiuti. La corretta raccolta differenziata riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche o all’incenerimento.
Questo aiuta a prevenire l’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria causato dalla decomposizione dei rifiuti e dalle emissioni prodotte durante l’incenerimento. Il riciclo dei materiali consente di conservare le risorse naturali.
Quando i materiali vengono riciclati, si riduce la necessità di estrarre nuove risorse dalla natura. Ad esempio, il riciclaggio della carta preserva alberi e foreste, mentre il riciclo della plastica riduce la dipendenza da petrolio e gas naturali. La raccolta differenziata contribuisce a ridurre l’impronta ecologica, ovvero la quantità di risorse consumate e l’inquinamento generato dalle attività umane.
Minimizzando la produzione di rifiuti e massimizzando il riciclo, si contribuisce a mitigare l’impatto ambientale complessivo. Il riciclo di materiali richiede meno energia rispetto alla produzione di nuovi materiali da materie prime vergini: riciclare l’alluminio richiede notevolmente meno energia rispetto alla produzione di alluminio nuovo da bauxite.
Partecipare alla raccolta differenziata promuove la responsabilità individuale e collettiva nei confronti dell’ambiente. Educazione e sensibilizzazione alla corretta gestione dei rifiuti portano ad abitudini più sostenibili e a una maggiore consapevolezza ambientale.
Leggi Anche: Raccolta differenziata: gli assorbenti dove si buttano?