Dopo il tartufo bianco, il tartufo nero è uno degli alimenti più costosi in circolazione. Sul prezzo elevato di queste prelibatezze incidono sicuramente 2 fattori :
- La rarità del prodotto. Infatti i tartufi per ora sono coltivabili e sono difficili da trovare.
- La prelibatezza del loro profumo e aroma sono in grado di trasformare anche un semplice uovo al tegamino in un piatto fantastico.
Il tartufo però è alimento che deperisce facilmente, piano piano perde tutto il suo aroma e alla fine puo’ anche marcire, diventando quindi inutilizzabile. Per questo motivo, se non si può gustare subito in fantastici piatti, è indispensabile seguire qualche piccolo trucco per permettere una buona conservazione del tartufo. In questa breve guida, vi insegneremo 3 ottimi metodi di conservazione.
Cosa ci occorre :
- Tartufi neri
- Carta assorbente
- Barattoli di vetro con chiusura ermetica
- Riso
- Macchina per il sottovuoto degli alimenti e i relativi sacchetti
Come conservare il tartufo nero :
Il primo metodo che vi segnaliamo è anche il più semplice.
- Pulite il tubero velocemente in modo da eliminare eccessivi residui di terra (non dovete lavarlo assolutamente) e quindi avvolgetelo in della carta assorbente.
- Mettete tutto dentro un vasetto di vetro con chiusura ermetica e riponete in frigo.
- Ricordate che ogni tanto dovete sostituire la carta assorbente in quanto tende a diventare umida. Con questo semplice sistema il vostro prezioso tartufo nero si conserverà fino a 10 giorni
Il secondo metodo consiste nel lasciare il tartufo pulito dentro un vasetto a chiusura ermetica completamente ricoperto da normale riso. Infatti, il riso regolerà l’umidità, evitando così sia il ristagno di acqua che l’eccessiva secchezza e allontanando anche l’eventuale possibilità di far marcire il tartufo. Il vantaggio di questo metodo è che il riso utilizzato in questo modo può poi essere usato per ottimi risotti al tartufo. Lo svantaggio è nel tempo di conservazione, che non supera anche in questo caso una decina di giorni. Molti esperti poi ritengono che in questo modo si “asciughi” un po’ troppo il tartufo, riducendone l’aroma.
Il terzo sistema è anche quello che offre il tempo di conservazione più lungo, e consiste cioè nella surgelazione in freezer. Dobbiamo però evitare che si formi del ghiaccio, altrimenti ci sarà una perdita di aroma. Il tartufo nero deve essere chiuso e sigillato in un sacchetto per alimenti con l’apposita macchina per il sottovuoto, in modo da eliminare completamente l’aria presente nel sacchetto e con la stessa macchinetta sigillarlo. Ora potete mettere il sacchetto sigillato nel congelatore. Con questo metodo il tartufo riesce a mantenere almeno il 90% del suo aroma per diversi mesi, fino a 6.