Come si curano le rose

Le rose sono tra i fiori più belli in assoluto, sono da sempre simbolo di amore e di passione, tanto da meritarsi l’appellativo di “regine dei fiori“. Le sue varietà sono pressoché infinite, sono ottenute da coltivatori appassionati e dai più esperti tra i giardinieri.

Principalmente le piante di rosa si dividono in due categorie: quelle ad una sola fioritura (generalmente primaverile) e quelle rifiorenti (che ci regalano i loro boccioli colorati due volte all’anno).

Anche se si sente spesso dire che le rose sono difficili da coltivare, non è affatto così. Vediamo insieme come curare le piante di rose.

Cosa dobbiamo avere :

  • Concime
  • Vasi o terreni concimati

Come si curano le piante di rose :

  1. Le rose possono essere tranquillamente coltivate in tutti i tipi di terreno, anche se è come sapete, i terreni migliori per coltivarle sono quelli ben lavorati e comunque ricchi di “humus“.
    Se il terreno che avete a disposizione è troppo secco e “magro”, sarà necessario procedere ad una buona concimazione con una sufficiente quantità di letame. Ricordate di mescolare bene il “letame” alla terra, cosicché le radici non vengano a contatto diretto solamente con il letame.
  2. Le piantine di rose devono essere interrate a radici nude, cioè senza zolla intorno, tra ottobre e novembre. Dopo che aver piantato le rose, dovrete annaffiare copiosamente,così da bagnare adeguatamente il terreno. Poi dovrete ricoprire la zona attorno alle piante con uno strato di letame mischiato a della paglia, e questa operazione andrà ripetuta in autunno e in primavera in modo che le radici siano protette dal freddo e dal caldo, e nello stesso tempo ne siano nutrite.
  3. Il clima più favorevole per la coltivazione della rosa è quello mite, in particolare il nostro, risulta perfetto per questi splendidi fiori, infatti, le grandi coltivazioni presenti nel nostro Paese lo dimostrano.  Dovete però fare attenzione ai venti forti, quindi l’unico accorgimento che dovete avere è quello di scegliere una posizione ben riparata.
  4. Se volete “moltiplicare” la rosa, dovete agire per talea o per innesto. La talea viene fatta da arbusti che abbiano almeno un anno di vita. Essa dovrà essere lunga circa 25 centimetri, e dovrà essere interrata per 2 o 3 giorni alla fine dell’estate, arrivando anche al mese di ottobre. Per alcune varietà di rosa è invece più adatto l’ innesto. Per sapere il momento adatto a praticare la “moltiplicazione“, basta che proviate a staccare le spine della rosa con un leggera pressione, se si staccano vuol dire che sono pronte per lì innesto. La “legatura” che fate però, andrà tolta dopo 15 giorni e potrete metterla a dimora nell’inverno successivo. Molto importante è sapere che anche se il primo anno la pianta fiorirà, sarà opportuno, per rinforzare la rosa, che eliminiate i boccioli ed aspettiate l’anno successivo per iniziare la produzione.
  5. Per prevenire i parassiti, invece, è necessario effettuare qualche trattamento, per il quale potreste anche rivolgervi al vivaista di fiducia. Non appena la pianta inizia a vegetare, dovete avviare un ciclo regolare di trattamenti in modo da creare una condizione sfavorevole all’attacco dei parassiti. Questi trattamenti vanno ripetuti ogni 7, o al massimo 15 giorni, per tutto il periodo della vegetazione. Le rose temono anche l’attacco di funghi, perciò vanno controllate con attenzione così da intervenire immediatamente non appena si notano macchie chiare o nerastre.

Qualche consiglio sulla cura delle rose :

  • Quando annaffiate le rose, evitate di gettare l’acqua direttamente sulle foglie e sui fiori.
  • Annaffiate preferibilmente al mattino, e di sera durante l’estate.
  • Se volete potare la rosa, effettuate quest’operazione nel mese di febbraio, quando le gemme tendono a vegetare.  Dovrete togliere i rami secchi o conformati male, così da dare una forma piacevole e svasata alle piante.  Il taglio dovrà essere netto, subito sopra una gemma rivolta verso l’esterno (a circa 8 mm).  Al momento della potatura, dovete agire in maniera energica, con lo scopo di far crescere la pianta più robusta e più forte.
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