Come riconoscere un falso d’arte

Siete collezionisti incalliti, ed amate prendere d’assalto i mercatini alla ricerca di una perla appartenente ad uno dei vostri artisti preferiti?

Allora saprete sicuramente che acquistare quadri presso i mercati e le bancarelle è un autentico terno al lotto, data la presenza di un numero enorme di falsi, di contraffazioni e di truffe.

Da questo punto di vista, non esiste un metodo certo per mettervi al riparo dal falsi d’arte: figuratevi che anche gli esperti mondiali spesso e volentieri ci cascano.

Eppure esistono comunque dei metodi per ridurre i rischi, e per tentare di assicurarsi opere che siano autentiche o, quanto meno, che abbiano una dignitosa percentuale di successo. Vediamo dunque alcuni consigli per riconoscere un falso d’arte.

Quadri e firme

Il primo metodo per comprendere l’autenticità di un quadro è ovviamente il controllo puntiglioso della firma. Da questo punto di vista, esistono fior fior di esperti pronti a consigliarvi alcuni metodi per controllare la griffe e per valutare se il gioco vale la candela.

In questo senso, il primo consiglio è di girare per i mercatini armati di laptop e pronti per rispolverare dai preferiti i siti web contenenti le firme originali. Appena troverete un quadro interessante, potrete collegare via USB una lente d’ingrandimento digitale, passare in rassegna la firma del quadro e vedere in che percentuale combacia con quella reperita sul web.

State attentissimi al tratto della firma: se non presenta interruzioni, è molto probabile che sia falsa.

Individuare un mobile antico falso

Anche i mobili, purtroppo, sono vittime di riproduzioni seriali compiute ad arte, che ne rendono l’autenticazione davvero complessa.

In questo senso, sarà la vostra preparazione a fare la differenza fra un acquisto di qualità ed un totale buco nell’acqua. Noi consigliamo di studiare attentamente il periodo storico dell’oggetto e di risalire tramite fonti certe al metodo di costruzione e ai materiali utilizzati: ad esempio, se risale all’800 dovrà essere necessariamente costruito ed intagliato a mano, dato che non esistevano ancora metodi industriali per la produzione in serie.

Fate dunque molta attenzione ai particolari e alle irregolarità, che spesso segnalano i mobili davvero autentici e frutto di un impegno artigianale. Stesso discorso vale per i materiali, che devono essere coerenti con il suddetto periodo storico.

Attenzione al certificato di autenticità

Può capitare di trovare mobili o quadri antichi accompagnati da presunti certificati di autenticità, che ovviamente servono al venditore per aumentarne il prezzo.

Innanzitutto è bene sottolineare che difficilmente pezzi certificati si trovano in queste occasioni, dato che è presumibile pensare che siano già stati arraffati da musei o da altri collezionisti.

Nel caso in cui dovesse capitare, però, accertatevi che tali documenti siano originali. Come fare? Spesso basta fare una telefonata alla compagnia che ha rilasciato la certificazione, chiedendo lumi in merito all’esperto che ha firmato il documento, al momento di rilascio e ad eventuali codici identificativi.

Riconoscere un tappeto antico falso

Per i tappeti la questione si fa relativamente più semplice, a patto che siate comunque degli esperti del settore. Anche in questo caso, ciò che conta è che la tipologia di materiali e la lavorazione dei tessuti sia confacente con il periodo storico presunto.

Inoltre, un grande indicatore di originalità è lo stile ed il grado di usura: i tappeti orientali, ad esempio, tendono ad essere consumati soprattutto al centro, mentre i classici tappeti indiani da preghiera tendono ad essere consumati laddove teoricamente dovevano poggiare le ginocchia di chi li utilizzava.

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