Mentre fino a pochi decenni fa si passava automaticamente dalla scuola dell’obbligo alla creazione di una famiglia, le recenti dinamiche sociali hanno spostato questo percorso non solo più avanti, ma l’hanno anche diversificato in una moltitudine di strade flessibili.
Quando la coppia decide che è arrivato il momento di pianificare una gravidanza e lei rimane incinta, sono tante le preoccupazioni che affollano la mente dei futuri genitori: insieme alla gioia di stare per diventare mamma e papà, è perfettamente normale quella che potremmo definire ansia da prestazione, con una varietà di domande che spaziano dal saper essere un buon genitore, al prendersi cura del bebè, a come (ultimo ma non ultimo) preservare l’equilibrio della coppia dall’arrivo di un nuovo, sconosciuto, invadente membro.
Con l’arrivo di un bambino, è naturale che le dinamiche della coppia siano completamente stravolte. Diventare genitori è un momento non solo arricchente, ma molto critico: comporta una serie di rinunce, tra cui quelle al tenore di vita elevato, al divertimento, ai viaggi, al sonno.
Se però così tante generazioni hanno deciso di mettere al mondo un figlio, l’esperienza è certamente positiva e merita di non subire la svalutazione che è comune oggi, legata per lo più all’ambito lavorativo.
L’arrivo di un bambino porta con sé una serie di cambiamenti: nella coppia, nell’organizzazione della giornata, nella struttura della casa. Nonostante ciò, non è necessario stravolgere tutta la vita in un colpo solo, ma apportare giorno per giorno piccoli cambiamenti.
Oltre alla preparazione della cameretta e del corredino del neonato, che oramai ogni negozio per bambini ha a disposizione, la futura mamma si può informare correttamente sulle decine di riviste e di siti internet che parlano dell’argomento, affidandosi ai più quotati; anche l’aiuto del ginecologo è prezioso, perché può rassicurare la donna in gravidanza, fugando dubbi e paure.
Più avanti, vicino al corso pre-parto, il compito di sostenere la futura madre sarà assunto dall’ostetrica.
E’ sbagliato rassegnarsi ai primi mesi di vita del bambino pensando che si sarà alle prese ogni ora del giorno con pappe, pannolini e sonnellini. Soprattutto nei primi mesi di vita, il neonato richiede cure continue e costanti, ma potete fare affidamento sui parenti, sulle vostre amiche che stanno vivendo la stessa entusiasmante esperienza e, non ultimo, sul vostro compagno, che dovrà assumere il ruolo – non facile – di padre.
La nuova vita in tre non deve spaventare, ma deve diventare occasione di riscoprire nuovi lati del vostro partner, che forse non sapevate esistessero: un’ottima occasione quindi per rispolverare il rapporto di coppia, condividendo i momenti difficili e i momenti di gioia con il neonato, senza farsi scoraggiare dalle inevitabili piccole difficoltà che si possono presentare nella gestione del piccolo
Insieme al neonato, arrivano anche i parenti stretti e meno stretti, per condividere con i neo-genitori la gioia di una nuova vita: mentre all’inizio ci può essere un po’ di gelosia specialmente da parte della mamma, è importante che i genitori approfittino (con moderazione) dell’aiuto dei nonni per prendersi qualche sano momento di relax per loro due soli, staccando dallo stress che comporta la cura del neonato.
Quindi, aspettando la nascita del bambino, un po’ di preoccupazione è perfettamente normale, come è normale commettere errori; l’importante però, nella nuova famiglia, è che tutto sia vissuto con spirito di amore e condivisione.
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