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Come preparare gli onigirazu

Vi piace la cucina giapponese? Oggi vogliamo insegnarvi a fare gli onigirazu, dei sandwich che somigliano al sushi.

Esatto, ricordano molto gli onigiri ma questo è più una sorta di panino; ottimo da portare nelle gite al mare, come spuntino in ufficio, nei pic nic per deliziare gli amici ed ovviamente per sorprenderli nelle feste a tema! Non solo, è anche ottimo per riciclare gli avanzi del riso.

Si tratta di un piatto composto con classici elementi giapponesi, alga e riso, ma che strizza l’occhio ai panini occidentali. Nel 2015 era un piatto che faceva tendenza, uno snack alla moda in pratica.

Fantasioso e buonissimo, ottimo anche freddo, è un modo alternativo di far provare la cucina giapponese a chi non l’ha mai assaggiata.

Siete un po’ curiosi? Si tratta di un panino semplicissimo da fare, perciò non occorre aver frequentato corsi di sushi ed affini. Ecco, oggi vi sveliamo tutti i segreti della ricetta degli onigirazu.

Come fare gli onigirazu: ingredienti

  • Alga nori in fogli (essiccata e tostata)
  • 50 g di riso fino cotto a vapore
  • Lattuga
  • Pollo grigliato
  • Salsa teriyaki

Come fare gli onigirazu: preparazione

  1. Stendere un foglio di pellicola trasparente sul tavolo e poggiarvi il foglio di alga nori sopra (parte ruvida verso l’alto)
  2. porre al centro dell’alga metà porzione del riso, cotto a vapore, cercando di dargli una forma quadrata
  3. poggiare sopra la lattuga, una fetta di pollo e la salsa
  4. porre sopra il riso rimanente
  5. prendere un angolo dell’alga nori e portarlo verso il centro, facendo lo stesso con gli altri angoli, quindi avvolgere il tutto con la pellicola
  6. dopo 20 minuti togliere la pellicola e tagliare in due, obliquamente, l’onigirazu con un coltello a lama liscia meglio se in ceramica

Come fare gli onigirazu: consigli utili

  1. Bagnarsi le mani prima di manipolare il riso così non si attaccherà alle dita
  2. Non esagerare con le quantità del ripieno altrimenti l’onigirazu non si chiuderà bene
  3. Scegliere un coltello ben affilato ma non seghettato, bagnare la lama per non farci attaccare il riso e non fare troppa pressione, il gesto del taglio deve essere lento, preciso e fluido
  4. Volendo la pellicola trasparente può non essere rimossa, onde evitare che il tramezzino giapponese si sparpagli ed in effetti è consigliabile mantenerla le prime volte finché non si acquisisce dimestichezza

Siamo pronti per gustare questo sandwich giapponese! Cos’altro vi piacerebbe aggiungere vicino all’onigirazu nel vostro bento? Che ne dite della ricetta delle Takoyaki?

L’onigirazu è venuto alla ribalta negli ultimi anni dopo che è stato “trovato” da alcuni utenti di Internet, sia su siti di cucina che quelli generici, facendo così crescere la popolarità del piatto che ha portato alla pubblicazione di diversi libri sull’ argomento e le variazione creative e innovative non si sono fatte attendere; lo possiamo trovare anche in molti menu di vari ristoranti.

Il punto forte di questo piatto è la sua semplicità e rapidità nella preparazione, il fatto che una volta tagliato offrirà un look accattivante, piacevole, colorato.

Il contrasto tra l’alga scura, il riso bianco e i colori dei differenti “ripieni” lo rende  bello oltre che buono 😀.

Quindi cosa aspettate a provarlo, se siete in Giappone acquistatene uno, se siete a casa sbizzarritevi con la fantasia per prepare il vostro onigirazu.

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