Il presepe vivente viene organizzato per tradizione non solo in alcune regioni d’Italia (secondo la leggenda, il primo è stato quello di Greccio, fatto da san Francesco d’Assisi), ma anche nel resto del mondo per ricordare la Natività.
Se volete quindi proporne uno anche voi per la scuola o per fare un’attività insieme ai bambini o ai ragazzi, e perché no, anche agli adulti, ecco come organizzare un presepe vivente.
Indice
Come organizzare un presepe vivente: la scenografia
Alcune città e alcune pro loco, quando organizzano un presepe vivente, possono arrivare a coinvolgere addirittura interi quartieri, piazze o borghi, oltre ad alcune botteghe, per allestire un presepe vivente.
Senza però strafare, soprattutto se non fate parte di un’associazione riconosciuta del territorio o siete alla prima esperienza, per organizzare un presepe vivente potete servirvi del piazzale della scuola, oppure di un luogo simbolo come una piazza piccola o di una vecchia fontana con un lavatoio, che sono i posti più classici in cui viene organizzato il presepe vivente.
Per i luoghi pubblici, a meno che non si tratti della scuola dove insegnate o dove vanno i vostri bambini, chiedete sempre il permesso del comune (per farlo, basta mandare una lettera scritta).
Se abitate in una zona dove ci sono delle fattorie, procuratevi la paglia per il posto in cui farete la grotta, sennò andrà bene anche quella finta.
Come organizzare un presepe vivente: i figuranti
A meno che il presepe vivente non si svolga all’interno di una scuola, quindi non sarà difficile scovare i figuranti tra i bambini e i docenti, per trovare i personaggi ci sono diverse possibilità.
Se c’è un oratorio nel vostro paese, la mossa più astuta (ma anche la più logica) sarebbe di domandare al parroco che ne è il responsabile se sarebbe interessato ad organizzare con voi un presepe vivente e a coinvolgere i bambini e i ragazzi, sennò potete affiggere dei manifesti in luoghi strategici, come le porte di una chiesa o i negozi, oppure fare affidamento sul passaparola.
[amazon box=”B074V9HYHC”]
Come organizzare un presepe vivente: il bue e l’asinello
Nelle zone di campagna non è difficile trovare un bue e un asinello, come nemmeno le pecore.
Se ne conoscete uno, chiedete al contadino se è disponibile a prestarveli (magari se si tratta di una persona ben disposta, potete domandargli se gli andrebbe di partecipare al presepe come pastore, così non dovrete preoccuparvi di trovare una persona che sia disponibile a curare gli animali o a riportarli alla fattoria) per una sera.
Nel caso non ce ne sia la possibilità, o il contadino dovesse rispondervi di no, potete costruire un bue e un asinello, oltre a qualche pecora, usando il cartone oppure il legno, per poi dipingerlo con i colori a tempera o con le matite colorate per ottenere un effetto più chiaro e realistico.
Come organizzare un presepe vivente: gli abiti
Normalmente i figuranti provvedono ai propri abiti, ma se non fosse possibile e se conoscete una persona che sia brava con il cucito (o, ancora meglio, più di una), potete chiederle se sarebbe disponibile a cucire i costumi per il presepe vivente.
Altrimenti, un’altra possibilità, è quella di acquistare i costumi su Amazon o nei negozi specializzati, tenendo presente i colori che si usavano nell’antica Palestina: rigati, rossi, marroni, azzurri e bianchi. Per le cinture dovrà essere usata una corda.
Come organizzare un presepe vivente: occhio ai dettagli
Per il presepe vivente dovrete provvedere anche ai doni dei Re Magi, che possono essere realizzati in cartapesta oppure in stoffa o in cartone.
La presenza di una zampogna, o di un gruppo di zampognari, renderebbe speciale e magica la notte di Natale, ma se non conoscete uno zampognaro o non l’avete a disposizione, andrà bene anche un buon impianto stereo nascosto con le tipiche musiche di Natale.
Da ultimo, ma non meno importante, prestate attenzione anche alle luci: devono essere sapienti e moderate, e non dare l’effetto di una raffigurazione teatrale in grande stile, perché Gesù è nato tra persone povere e con tradizioni molto semplici.
Leggi Anche: Come addobbare l’albero di Natale in modo originale