Come il lavoro da remoto sta cambiando il mercato del lavoro

Lo smart working, ovvero il lavoro da remoto, è un fenomeno che negli ultimi anni si è diffuso ampiamente in tutta Italia. Anche se ormai si sta ridimensionando, ha cambiato profondamente la cultura organizzativa delle imprese. L’uso massiccio della tecnologia avvenuto durante il periodo della Pandemia, specie nel mondo del lavoro, ha dimostrato che è possibile svolgere tantissime attività a distanza senza dover necessariamente spostarsi da un punto a un altro.

lavoro da remoto lo smart working

La selezione dei candidati

Il lavoro da remoto ha influenzato anche le modalità di selezione dei candidati. Sono lontani ormai gli anni in cui i recruiter potevano selezionare il personale solo facendo un colloquio di persona. Oggigiorno, infatti, chi seleziona il personale lo fa direttamente da remoto, utilizzando apposite piattaforme online. Ciò permette di raggiungere più candidati, senza le problematiche relative agli spostamenti. 

Molte persone, infatti, rinunciano a opportunità importanti perché non riescono a organizzarsi per sostenere i colloqui. Si pensi, ad esempio, a chi ha figli piccoli e non può spostarsi da una città a un’altra oppure a chi ha giù un lavoro ma non può assentarsi.  Tuttavia, questo non è l’unico vantaggio. Anche i recruiter possono gestire meglio il tempo e i datori di lavoro risparmiare risorse importanti investite nel processo di selezione. La sezione lavoro da remoto di Adecco.it, ad esempio, permette di trovare nuove opportunità in smart working in diversi settori e aziende dislocate su tutto il territorio nazionale.

La riorganizzazione del lavoro

Come anticipato, la pandemia ha costretto gli impiegati a lavorare lontano dagli uffici e dalle sedi dell’azienda. Tuttavia, subito dopo il ritorno alla normalità, pare che il fenomeno dello smart working si sia in parte arrestato.

Ovviamente ciò non significa tornare alla situazione pre-pandemia, dove quasi tutte le operazioni, anche le più semplici, venivano effettuate di persona. La maggior parte delle persone che hanno sperimentato la comodità e i vantaggi del lavoro da remoto, infatti, non sembra volerci rinunciare, e molti datori di lavoro stanno permettendo, almeno in via sperimentale, ai lavoratori di poter lavorare comodamente da casa per uno o due giorni a settimana.

Le skills informatiche sono sempre più richieste

Il cambiamento dell’organizzazione del lavoro ha mutato anche le esigenze dei datori di lavoro. Questi ultimi, infatti, preferiscono valorizzare i dipendenti che sono in grado di adattarsi a un contesto in evoluzione e risultano in possesso delle giuste competenze.

Pertanto, le skills informatiche sono sempre più richieste nel mercato del lavoro, e i candidati che conoscono e sanno utilizzare i diversi strumenti tecnologici hanno un grande vantaggio.

Maggiore valorizzazione dei risultati raggiunti

Il lavoro da remoto ha cambiato anche la gestione del tempo dei lavoratori, che possono pianificare e organizzare le attività in modo flessibile, e raggiungere gli obiettivi in modo più efficiente. Anche i datori di lavoro, quindi, sono più orientati sulla valutazione dei risultati effettivamente ottenuti che sul controllo delle ore effettivamente lavorate.  Ciò si traduce in maggiore soddisfazione dei dipendenti, che si sentono valorizzati e percepiscono un senso di fiducia nei loro confronti.

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