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Come fare foto perfette con una reflex

Se siete appassionati di fotografia, sapete bene che anche utilizzando le impostazioni automatiche di una fotocamera, sicuramente riuscirete a fare una buone foto.

Ma c’è da dire che le impostazioni manuali consentono di raggiungere dei risultati migliori a patto che sappiate dove mettere le mani e quali funzioni adoperare.

Quindi, in questa guida cercheremo di spiegare come settare tutte le impostazioni di una fotocamera reflex professionale in modo da fare foto perfette.

Le spiegazioni riguardano, la fotocamera Canon EOS D 1200, ma i concetti possono essere applicati alla totalità delle fotocamere reflex.

Come si fanno foto perfette:

  1. La scala dei tempi

L’unità di misura del tempo è il secondo. In fotografia, un tempo tipico di posa dura una frazione di secondo, ad esempio 1/125 di secondo. Per brevità quindi si indica a volte solo il denominatore della frazione, lasciando gli apici solo ai secondi interi.

Così 1/125 di secondo si scriverà 125. Esistono modelli che arrivano a 30 secondi a un estremo della scala e a 1/8000 di secondo all’altro estremo, ma quelli qui indicati sono pressoché comuni a tutte le fotocamere.

  1. L’apertura del diaframma

L’apertura del diaframma si misura dal numero adimensionale “f”, dato dal rapporto tra la lunghezza focale dell’obbiettivo utilizzato, espressa in mm, e il diametro del diaframma, sempre in mm.

Questa complicazione viene giustificata dal fatto che, in questo modo,  viene eliminato la scomoda dipendenza tra la luce che attraversa un obbiettivo e la sua dimensione fisica.

  1. Luce

Qualsiasi macchina regola la quantità di luce che raggiunge la pellicola tramite il tempo di posa, e l’apertura del diaframma, che può essere aperta o chiusa per permettere il passaggio di più o meno luce.

Tempi e diaframmi influenzano due aspetti  della fotografia, il movimento e la porzione di immagine che risulterà a fuoco. Il lavoro del fotografo consiste quindi nello scegliere, tra l’accoppiata tempo-diaframma che più si addice ai suoi intenti.

  1. Esposimetro

E’ lo strumento che misura la quantità di luce. Si attiva premendo il pulsante di scatto può essere una coppia tempo/diaframma, solo uno dei due valori, o una misura di quanto si è lontani dall’esposizione corretta.

  1. Esposimetro a media

Legge la luce su tutto il campo inquadrato, restituendo appunto un valore medio. E’ il più semplice tipo di esposimetro, presente sulla maggior parte delle fotocamere, è adatto nella maggior parte delle applicazioni, ma sbaglia nel caso dei controluce, è  il soggetto che deve essere esposto correttamente, non il faretto dietro di lui! – mentre l’esposimetro considera anche quella alle sue spalle. Risultato: il soggetto risulterà troppo scuro.

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