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Come creare un sito web (Prima parte)

Vediamo di capire come creare un sito web. Dobbiamo innanzitutto scegliere quale sarà la nicchia a cui sarà dedicato il nostro sito.

E’ una scelta assolutamente fondamentale e difficile ma che non va presa con leggerezza per affrontare poi con tranquillità le fasi successive. Perciò, niente paura: procediamo.

Il metodo migliore per cominciare, è quello di analizzare gli errori più comuni degli altri. L’aspirante creatore di sito web può avere varie intenzioni: può voler creare un servizio per gli utenti, può voler creare un portale oppure un blog.

E’ inutile soffermarsi sul primo caso: il programmatore non avrà certo bisogno del mio aiuto per scegliere una nicchia. I portali ed i blog invece necessitano di ulteriori approfondimenti.

Di solito, chi è in procinto di avviare il primo sito web, commette due generi di errori fatali: o crea un sito troppo generalista e quindi inutile, o crea un sito su un argomento del quale non ha interesse.

Per sito troppo generalista intendo, per esempio, coloro che creano un giornale online, ma poi non hanno né il tempo né le capacità per poterlo curare: sperate forse di fare concorrenza, da soli, al Corriere della Sera? Coloro che invece scelgono l’argomento errato, sono spinti di solito da un solo scopo, cioè quello che potrebbe spingere a sbagliare tutto in seguito: fare soldi.

Chi crea un sito o un blog solo per fare soldi, e di conseguenza sceglie un argomento, una nicchia, di tendenza, ma della quale non è appassionato o che non gli fornisce le giuste motivazioni, fallirà miseramente.

Con questo non voglio dire che sia errato voler fare soldi con un sito: è più che corretto, in fondo, mica viviamo di aria! Se però il desiderio di monetizzare ci porta a scegliere la rotta errata, sbagliamo fin dall’inizio e non andremo da nessuna parte.

Dobbiamo valutare bene, quindi, cosa vogliamo trattare nel nostro sito web. Per fare questo esistono tre fattori principali da considerare: l’interesse personale, l’interesse collettivo e la concorrenza.

L’interesse personale

Spulciamo tra i nostri interessi: che cosa ci appassiona, di cosa desideriamo veramente parlare? Finanza, informatica, vita privata, medicina… i campi sono tantissimi. Fate bene attenzione a scegliere qualcosa che vi piace e del quale avete anche una minima esperienza: magari la conoscenza dettagliata ed approfondita può arrivare in un secondo momento, con il tempo, ma le basi devono già esserci, altrimenti rischiate di essere banali.

L’interesse collettivo

Ok, avete deciso quali argomenti in particolare vi appassionano e dei quali avete esperienza: ora decidete quali tra essi possono avere successo tra il pubblico, cosa può piacere maggiormente agli altri.

E’ chiaro che se decidete di aprire un blog che tratta la pulizia delle marmitte delle moto costruite nella Siberia nordorientale avrete un’affluenza quasi nulla.

Tuttavia, non è detto che un sito con un bacino di utenti potenzialmente piccolo sia necessariamente fallimentare: vediamo perché nel terzo punto.

La concorrenza

Ora tutto dipende da cosa avete scelto nel punto 2: un sito che, già lo sapete, avrà pochi utenti, probabilmente avrà poca concorrenza diretta, potrete facilmente superare gli altri siti web, diventare i migliori, i più seguiti nella vostra nicchia ed avere così anche persone interessate a pubblicizzare sul vostro sito.

Se invece avete deciso un argomento di più ampio respiro, o che appassiona tante altre persone come voi, come ad esempio “Gossip”, allora avrete sì la possibilità di avere molti utenti, ma è altrettanto vero che la concorrenza sarà già molto sviluppata e risulterà complesso emergere dalla massa.

Scegliere il titolo del sito o del blog

Scegliere il nome di un sito web è spesso complesso: è necessario avere le idee ben chiare per non pentirsi amaramente della scelta fatta.

Ci sono infatti molteplici fattori da tenere in considerazione, per avere il sito facilmente ricordabile e indicizzabile, tenendo conto anche del fatto che, probabilmente, i nomi migliori ormai sono “andati”. Se avete già un’idea, provate comunque a verificare che non neghi alcune importanti regole.

Il titolo deve essere facilmente memorizzabile

Con lo sviluppo del Web, i nomi dei buoni siti sono sempre più e non è certo possibile ricordare tutti quelli cui si fa visita.

Se il vostro nome evoca qualcosa di particolare, è corto, suona bene, allora sarà più facilmente memorizzabile dai vostri utenti che potranno tornare a visitarvi. Nomi esotici o insignificanti, richiederanno maggiore sforzo e maggiore qualità.

Il titolo dovrebbe contenere una keyword

Una regola chiaramente non sempre valida, ma per alcuni argomenti particolarmente competitivi può essere importante: avere la keyword principale nel titolo del sito.

Se, ad esempio, il vostro sito tratta di giochi per Playstation ed il titolo contiene almeno o la parola “giochi” o la parola “Playstation”, allora potrà raggiungere più facilmente posizioni di rilievo su Google.

Nel caso il titolo che avete in mente non rispetti queste regole, sappiate che il lavoro da fare in termini di posizionamento su Google per ottenere tanti visitatori sarà maggiore, ma comunque non impossibile: ciò che conta davvero è la qualità.

Non a caso i siti più visitati al mondo non evocano niente ma sono comunque facilmente memorizzabili e la loro qualità li ha resi vincenti, un esempio su tutti, “Facebook” (in inglese “Annuario”).

Creare un sito web: la scelta del dominio

Dobbiamo scegliere quale sarà il nostro dominio, cioè la URL del sito web, il link, come volete chiamarlo.

Di solito, poi, si tende a far corrispondere il dominio con il nome del sito web, quindi è bene sceglierlo con molta attenzione: sarà ciò per cui sarà ricordato il vostro sito web. Proprio perché è ciò che renderà possibile ricordare il vostro sito web, deve essere orecchiabile, deve colpire, deve piacere, deve essere originale e diverso: deve insomma avere una serie di caratteristiche che potranno concorrere al vostro successo.

Un dominio è contraddistinto da vari elementi: la lunghezza del nome, la presenza di caratteri non alfanumerici, l’estensione.

La lunghezza è in stretta relazione con il numero di parole che lo compongono: ormai è divenuto estremamente difficile trovare domini liberi composti di una sola parola, a meno che non siano parole inventate, perciò è necessario ricorrere a due o più parole, il che va ad allungare sensibilmente il dominio.

Per questo si ricorre anche spesso a caratteri non alfanumerici, tra quelli accettati, come il trattino (-). Valutate bene prima di scegliere di usare un trattino: potrebbe essere dimenticato facilmente dagli utenti, che potrebbero finire in un altro sito.

Bisogna decidere con attenzione le parole da usare: devono definire e rappresentare sinteticamente la nicchia che avete scelto di trattare.

Ed allo stesso tempo devono essere facilmente memorizzabili dagli utenti e facilmente ricercabili sui motori di ricerca: ad esempio, il dominio “soldi.com” si posizionerà su Google più in alto di “nienceuirhvsdcn.com”, perché più cercato e, di conseguenza, riceverà più visite.

Ultimo aspetto da considerare, l’estensione: le più desiderate sono .com, .net e .it (in Italia).

Mi sento di sconsigliare vivamente l’utilizzo dell’estensione .org, a meno che il vostro non sia il sito di una fondazione o organizzazione, e tutti gli altri domini di altri stati in quanto difficilmente memorizzabili e spesso indesiderati.

Per scegliere un dominio, verificare che sia libero e registrarlo, è sufficiente utilizzare gli strumenti messi a disposizione dall’hosting che avete deciso di utilizzare. Buona scelta!

Leggete la seconda parte della guida su: Come creare un sito web