La stella di Natale è uno dei simboli della festa, il suo nome scientifico è Euphorbia pulcherrima ed è una pianta da appartamento molto bella e decorativa. Ma come si coltiva?
Coltivare la stella di Natale a casa o in giardino è possibile, basta seguire i consigli che trovate continuando a leggere il nostro articolo.
Indice
- 1 Come coltivare la stella di Natale
- 1.1 Terra e terriccio
- 1.2 Ogni quanto va innaffiata la stella di Natale?
- 1.3 Come coltivare la stella di Natale: talee e rinvaso
- 1.4 I trucchi per far vivere più a lungo la stella di Natale:
- 1.5 Cosa fare quando la stella di Natale non fiorisce
- 1.6 Come coltivare la stella di Natale: parassiti e malattie
- 1.7 La pianta presenta macchie scure? Terreno troppo umido.
Come coltivare la stella di Natale
Bene, la prima cosa da chiarire è se volete coltivare la stella di Natale in casa oppure in giardino.
Se nella tua zona il clima è mite anche in inverno va bene anche il giardino, ma se le temperature diventano molto rigide allora è meglio tenere la stella di Natale dentro casa. La pianta non sopporta temperature inferiori ai 12-15°C.
Dove collocarla in casa? Va messa in una stanza della casa non eccessivamente riscaldata e tassativamente lontane da fonti di calore diretto, quali termosifoni o caminetti. Da evitare anche gli sbalzi di temperatura verso il basso, e quindi evitiamo la vicinanza a porte o finestre, ad cui possano entrare folate di aria fredda. Può andare bene un angolo abbastanza luminoso e fresco, evitiamo di spostare la pianta, se non girandola periodicamente, in modo che possa godere della stessa luminosità da tutti i lati.

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Terra e terriccio
La pianta deve avere a disposizione un buon terriccio alleggerito con un po’ di sabbia in modo da evitare eventuali ristagni d’acqua che potrebbero rovinare la pianta.
Ogni quanto va innaffiata la stella di Natale?
Va annaffiata solo quando il terreno risulta ben asciutto: una volta a settimana in inverno e ogni due giorni in estate. Sempre in estate per aumentare l’umidità ambientale teniamo il vaso in un sottovaso pieno di argilla espansa, sempre immersa nell’acqua, in modo che l’evaporazione lavori per noi.
Come coltivare la stella di Natale: talee e rinvaso
Per avere una nuova pianta si procede per talea. Si effettua in primavera ed in estate, basta prelevare gli apici dei rami privi di infiorescenze, tagliare le foglie nella parte bassa e tagliare a metà quelle presenti nella parte superiore.
Il rinvaso si effettua in primavera quando si ha la ripresa vegetativa della pianta, mediante l’utilizzo di un vaso di poco superiore al precedente.
I trucchi per far vivere più a lungo la stella di Natale:
- Fertilizzante di buona qualità ;
- Rinvaso ogni due o tre anni, ovvero quando le radici cominciano ad uscire dai fori di scolo del vaso;
- In estate porla in un luogo fresco ed ombreggiato;
- In autunno tenerla in una stanza poco riscaldata o sul pianerottolo delle scale, possibilmente in luogo luminoso, ma non vicino a finestre o con luce solare diretta;
- La luce ed il freddo vanno dosati accuratamente altrimenti la pianta muore.

Cosa fare quando la stella di Natale non fiorisce
Le brattee colorate si presentano solo quando le giornate sono molto brevi, la pianta deve quindi riceve più di 12 ore di buio ogni giorno, va poi coperta con della carta scura, dalle 16 fino alle 8 del giorno dopo.
Come coltivare la stella di Natale: parassiti e malattie
I parassiti fungini sono legati all’umidità ambientale ed alle annaffiature. Una pianta che tende ad afflosciarsi ed a perdere di turgore, di solito necessita di annaffiature più frequenti.
La pianta presenta macchie scure? Terreno troppo umido.
Al contrario i margini delle foglie che si raggrinziscono spesso sono sintomo di scarsa umidità ambientale.
Una sottile polvere grigia tra le foglie o alla base dei fusti è invece chiaro sintomo di un attacco di botrite, una pericolosa muffa, che tende a svilupparsi molto rapidamente.
Attenzione: tenere lontano da bambini ed animali domestici. Il lattice che a volte fuoriesce da foglie e fusto della stella di Natale è urticante e potrebbe provocare addirittura eritemi. Inoltre l’ingestione causa nausea, vomito, diarrea o persino la perdita di coscienza. Non va mai toccata senza guanti e se lo si fa ci si deve subito lavare le mani.
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