Anche i cani possono, a volte, soffrire d’ansia, e per questo motivo i loro proprietari devono sempre prestare attenzione ai comportamenti del loro amico a quattro zampe.
Innanzitutto bisogna precisare che l’ansia può essere interpretata dal punto di vista patologico, oppure come una semplice situazione temporanea dovuta a qualcosa che sta succedendo: quindi bisogna differenziare i segnali che può mandarci il cane in base a questo.
Se il nostro cane si sta innervosendo, e dunque gli sta venendo un po’ d’ansia, perché magari uno sconosciuto lo sta accarezzando o perché sente dei rumori che lo infastidiscono, manderà dei segnali diversi da quelli che manderebbe per l’ansia “a lungo termine”.
Nel gergo cinofilo, il cane che vuole trasmettere le sue sensazioni di ansia e irritabilità al proprietario o ai suoi conspecifici, sta inviando “calming signals”, segnali di calma.
Si chiamano così perché dovrebbero calmare il potenziale avversario o quantomeno trasmettere a tutti che l’animale sta passando momenti concitati.
In questo caso il nostro cane, ben prima di passare alle vie di fatto (ammesso che la sua ansia possa sfociare in aggressività), inizierà a guardarsi intorno con fare circospetto.
In seguito, generalmente i cani sbattono le palpebre o socchiudono gli occhi, poi sbadigliano e si leccano il naso per manifestare la loro inquietudine. Questi sono tutti segnali di calma che il cane ci sta mandando e che dobbiamo assolutamente saper cogliere.
Se invece l’ansia è a lungo termine, cioè il cane si trova spessissimo in ambienti o situazioni che lo angosciano e quindi bisogna risolvere il problema anche con l’ausilio del comportamentalista, probabilmente adotterà comportamenti autodistruttivi od ossessivi.
Inizierà a leccarsi o mordicchiarsi continuamente le zampe, a girare intorno per prendersi la coda spesso acchiappandola e mordicchiandosela.
L’ansia da separazione, ossia quella che si verifica nel momento in cui il proprietario si allontana da casa, è un’altra cosa e molto spesso viene manifestata con ululati e pianti disperati, e con la distruzione assoluta di tutto ciò che capiti a tiro al cane in quel momento.
Per capire se soffre d’ansia, facciamo attenzione anche alla quantità di pelo che perde il nostro amico a quattro zampe.
Controlliamo le abitudini del suo ritmo sonno-veglia, notiamo ogni cambiamento nel comportamento, e facciamo attenzione se cambia modo di comportarsi dal punto di vista dei bisogni.
Un cane sempre abituato a farli all’esterno, non inizierà improvvisamente e senza motivo a farli dappertutto. Potrebbe essere il primo segnale che qualcosa non va.
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