Può capitare in diverse circostanze che il cane si agiti. Ci sono amici a quattro zampe che hanno quest’aspetto nel loro carattere (così come esistono le persone ansiose, la stessa cosa vale per gli animali!).
Potrebbero aver vissuto traumi nel loro passato, o che semplicemente restano scioccati quando avvertono rumori forti o si ritrovano in determinate circostanze.
Una delle cause scatenanti di ansia più frequenti nel cane sono i temporali. Prima di calmare l’ansia del nostro animale domestico, però, è indispensabile individuare i segnali che molto spesso tralasciamo: quelli più evidenti sono i tremori, i gemiti, l’agitazione nel senso fisico (capita che il cane corra avanti e indietro, si muova freneticamente).
Attenzione a non scambiare questi tremori e questo pianto sempre e comunque con ansia: se ad esempio non c’è alcun tipo di fattore scatenante, ed il cane fino ad un attimo prima era sereno, prendiamo in considerazione l’ipotesi che possa sentirsi male e avvertire un dolore da qualche parte.
I segnali più frequentemente sottovalutati, sono la dilatazione delle pupille, le orecchie messe indietro, gli sbadigli e le palpebre ripetutamente sbattute.
Una volta individuato lo stato d’ansia, diminuiamo il più possibile ciò che lo scatena: se c’è un temporale, abbassiamo le serrande, se c’è un rumore cerchiamo di ridurlo, se c’è un oggetto che spaventa il nostro cane, rimuoviamolo dal suo campo visivo.
Se tale agitazione si manifesta all’aperto, magari quando il nostro amico a quattro zampe incontra i suoi conspecifici, la cosa migliore da fare (prima di rivolgersi ad un educatore cinofilo) è quella di acquistare una pettorina cosiddetta Thundershirt, che avverte i movimenti e, appena il cane inizia ad agitarsi, esercita una moderata pressione, cosa che in alcuni cani può apparire molto confortante e può di colpo calmare l’agitazione.
Se non riusciamo a limitare le fonti che scatenano il panico (magari c’è il temporale e non abbiamo la possibilità di ridurre il suono chiudendo le finestre o abbassando le serrande), cerchiamo di distrarre il cane.
Va bene accarezzarlo, ma facciamolo con moderazione e senza ripetergli di calmarsi, altrimenti a causa di queste eccessive e soffocanti attenzioni crederà davvero che ci sia qualcosa di cui preoccuparsi: trasmettendogli un diverso tipo di conforto, questa reazione non si avrà.
Facciamolo giocare, acquistiamo palline che producano il caratteristico ‘squeek’, in maniera tale da farlo immediatamente concentrare su altro.
Compriamo i giochi di attivazione mentale, che assorbono immediatamente l’attenzione del cane, addestriamolo ed ordiniamogli il seduto, insomma facciamo in modo che la sua mente si concentri su altro.
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