Capire come aiutare la tiroide a rimanere sana è molto importante per chiunque. Questa ghiandola produce ormoni indispensabili al benessere e alla sopravvivenza stessa di ognuno di noi.
La secrezione inizia in epoca fetale e prosegue al ritmo corretto per tutta la vita, con l’eccezione delle persone affette da distiroidismi, ossia malattie che alterano la produzione ormonale richiedendo apposite terapie, spesso da proseguire a vita. Una piccola percentuale di persone è destinata ad ammalarsi perché è scritto nei loro geni, ma in altri casi sapere cosa fare e cosa no per mantenere la tiroide in salute può fare la differenza.

Alimentazione corretta per aiutare la tiroide a rimanere sana
La salute, si sa, passa anche da tavola. Per aiutare la tiroide a rimanere sana, contribuendo a favorire il benessere di tutto l’organismo, ci sono alcune sostanze che vanno introdotte nella giusta quantità, mentre altre vanno ridotte.
Quelle indispensabili alla ghiandola per lavorare sono: iodio, selenio, diverse vitamine del gruppo B, vitamina A e vitamina D. Decisamente meglio assumerle tramite i cibi che non con gli integratori, se possibile. L’alimentazione corretta infatti fornisce le giuste quantità di vitamine e sali minerali, mentre gli integratori, se usati a lungo, possono generare squilibri, nocivi anche per la tiroide. Lo iodio in eccesso ad esempio può far precipitare un ipertiroidismo o un ipotiroidismo latente.
Per aiutare la tiroide a rimanere sana, via libera quindi a pesce, molluschi e, volendo, un assaggio occasionale di alghe – di provenienza biologica! -, che forniscono iodio e selenio. Per fare il pieno di vitamine occorre mangiare verdure a foglia verde, albicocche, uova, alimenti lievitati quale il pane, noci, cereali integrali, carne rossa e fegato, latte e prodotti caseari.
Gli alimenti da consumare con moderazione sono invece: mandorle, soia, tapioca, mais dolce, cavoli, rape, cavolini di Bruxelles e cavolfiori. Questi cibi contengono infatti delle sostanze che ostacolano l’assorbimento dello iodio durante la digestione e/o il suo utilizzo da parte della tiroide. Anche la melissa, erba usata nelle tisane rilassanti, dovrebbe essere limitata, riduce la secrezione dell’ormone TSH che stimola la ghiandola tiroidea a produrre T3 e T4.
Pochi lo sanno, ma per aiutare la tiroide a rimanere sana è importante anche quanto si mangia. Una sovralimentazione e soprattutto il suo contrario, la denutrizione, costringono la tiroide ad aumentare la produzione di ormoni, seppure di poco, nel primo caso; nel secondo la obbligano a rallentare il metabolismo dell’organismo, incluso il proprio. Infine, l’unica altra cosa che necessita alla tiroide per operare al meglio è l’acqua pura, quindi via libera ad almeno 7-8 bicchieri al giorno.

Stile di vita e tiroide sana
Ancora oggi si discute se per aiutare la tiroide a rimanere sana sia necessario abolire l’alcool; in attesa di risposte certe sappiamo invece che il fumo fa male. Idem per l’eccessiva sedentarietà che porta a cattiva circolazione, e al solito imputato, lo stress cronico. Quest’ultimo porta l’organismo a produrre maggiore adrenalina, e se picchi brevi di quest’ormone risultano persino benefici, alla lunga comportano vari squilibri, incluso un maggiore carico di lavoro per la tiroide.
I farmaci nemici di questa ghiandola sono diversi. Molti di questi, come la levodopa usata per il Parkinson, probabilmente non possono essere sostituiti. In altri casi però si può limitare l’impiego o sostituirli con principi attivi differenti. E’ il caso ad esempio del disinfettante Betadine – contiene iodio in alte quantità -, anticoncenzionali femminili, carbamazepina e fenitoina – sono anticonvulsivanti -, e integratori di fluoro se usati per lunghi periodi. Ad ogni modo, specie per il sesso femminile e se ci sono casi in famiglia che fanno pensare a una predisposizione genetica, è sempre bene parlarne col medico curante.
Un’altra sostanza da evitare per aiutare la tiroide a rimanere sana è la resorcina, presente nella maggior parte delle tinture per capelli – è elencata sulla confezione, talvolta come resorcinolo -. Molto meglio optare per tinte che non la contengono, ma se proprio non si vuole evitare, usare i guanti e ridurre i tempi di posa per limitare l’assorbimento transcutaneo.
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